Zangrillo chiama i sindacati, Anief risponde: pronti al confronto costruttivo ma servono più risorse e nuove norme per tutelare diritti basilari come buoni pasto, indennità di trasferta e middle management

“Il nostro sindacato è pronto a sedersi al tavolo per rinnovare il contratto Istruzione, Università e Ricerca, così da sbloccare i 150 euro di aumento e i 1.000euro di arretrati, ma bisogna anche destinare nuove risorse per i settori e puntare al recupero anche dell’inflazione futura rispetto ai 23 miliardi stanziati”.
Così Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, risponde al Ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, che ha in queste ore ribadito la disponibilità del Governo ad affrontare le tematiche contrattuali invitando i sindacati a collaborare per raggiungere soluzioni condivise. “Noi siamo pronti a farlo e spero che lo siano anche i sindacati”, ha dichiarato Zangrillo.
Secondo Pacifico bisogna lavorare al tavolo contrattuale per andare a determinare delle condizioni professionali ed economiche finalmente in linea con un maggiore rispetto dei diritti professionali, oggi invece calpestati: premesso che il sindacato è d’accordo nell’operare, assieme alla pubblica amministrazione, per giungere ad un’intesa che soddisfi questi presupposti, il presidente nazionale Anief ricorda che “tra le novità contrattuali non più rinviabili figurano ad esempio i buoni pasto, il welfare con indennità di trasferta e il middle management”.
Come c’è da affrontare il nodo della verifica dei compensi assegnati ai docenti e Ata della scuola: il gap in negativo rispetto al resto del pubblico impiego rimane ancora davvero troppo alto. “Bisogna prevedere per il prossimo futuro – specifica ancora il leader dell’Anief – l’allineamento degli stipendi del personale scolastico a quello degli enti centrali, ex ministeri: perché nel 2001 era più alto di mille euro, mentre oggi risulta più basso di 6 mila euro. Tra le priorità che non possono essere eluse al tavolo contrattuale figura anche la parità di trattamento tra personale precario e di ruolo. Come non possono non essere rivisti gli scatti di anzianità, per esempio con sviluppo automatico ogni 4 anni. Anche il burnout – conclude Pacifico – esige una risposta per una finestra sulle pensioni e il riscatto gratuito della laurea, per i quali abbiamo anche avviato una petizione che in poche settimane ha superato le 90 mila adesioni”.