Zaia: “Vale la pena provare con la didattica a distanza”. Salvini frena: “Meglio andare a scuola”

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, rilancia l’idea della didattica a distanza.
“Visto che la gestione degli assembramenti sui mezzi pubblici negli orari di punta è complessa, varrebbe la pena fare ragionamenti sulla didattica a distanza, magari per gli ultimi anni delle superiori in modo che avere ragazzi di 17 o 18 anni a casa da soli non crei problemi alle famiglie, e magari per uno o due giorni alla settimana, in modo da non interrompere il rapporto scolastico tradizionale e ridurre l’impatto”.
“Avete idea di cosa peserebbe in termini di trasporto pubblico?”, chiede Zaia retorico. “Leggo che il ministro Azzolina dice che non se ne parla… Segnatevelo, vedremo quando magari poi ci toccherà chiudere le scuole”, conclude Zaia.
Al presidente della Regione, risponde, idealmente, il segretario della Lega, Matteo Salvini: “Zaia per la didattica a distanza? Sono sempre d’accordo con i miei governatori, da padre di famiglia più i bimbi vanno a scuola, meglio è”. E poi: “Se Zaia lo ha detto avrà avuto le sue ragioni, ma da genitore
preferisco la didattica in presenza“, spiega ancora il leader della Lega.