Whisky in classe e selfie sui social, l’allarme alcol tra i minori e il ruolo delle challenge virali. Ancora un caso di studente sorpreso con la bottiglia di whishy

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Un nuovo caso di grave indisciplina ha scosso un istituto scolastico sito nelle Marche, dove un studente minorenne è stato sorpreso in classe con una bottiglia di whisky nello zaino.

Secondo quanto ricostruito da Il Resto del Carlino, il ragazzo avrebbe estratto la bottiglia – già aperta e a metà – davanti ai compagni, attirando l’attenzione dell’insegnante. La scuola ha immediatamente attivato il protocollo disciplinare, con una nota ufficiale e l’ispezione dell’armadietto personale dello studente, fortunatamente vuoto. L’episodio arriva a pochi giorni da un altro gesto problematico dello stesso alunno, che aveva danneggiato una parete lanciando una penna, ricevendo così due sanzioni in breve tempo.

Il rischio emulazione e il ruolo dei social

Il comportamento dello studente sembra andare oltre la semplice ribellione: secondo alcune testimonianze, il ragazzo avrebbe scattato foto con la bottiglia, alimentando il sospetto che il gesto fosse pensato per mettersi in mostra sui social. La scuola sta valutando ulteriori provvedimenti, tra cui una possibile sospensione.

Alcol e minori: un binomio pericoloso tra realtà e social

L’episodio dello studente sorpreso con il whisky in classe non è un caso isolato, ma la punta dell’iceberg di un fenomeno allarmante. C’è un aumento preoccupante del binge drinking (cinque o più drink in poche ore). I ragazzi consumano alcolici soprattutto durante feste private o in occasione di sfide lanciate sui social, dove il gesto trasgressivo diventa merce di scambio per like e approvazione.

La trappola delle challenge online

Il sospetto che lo studente abbia fotografato la bottiglia per condividerla in rete non è casuale. Piattaforme come TikTok e Instagram moltiplicano i casi di digital bravado, dove i giovani compiono azioni pericolose pur di ottenere visibilità. Un esempio storico è la NekNominate, challenge virale del 2014 che spinse adolescenti a bere quantità assurde di alcol, causando vittime in tutta Europa. Oggi, l’assenza di controlli efficaci sui contenuti e l’anonimato dei gruppi Telegram alimentano nuove mode, come le drunk selfie o le gare a chi beve di più in minor tempo.

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