Voto in condotta, si farà riferimento all’intero anno scolastico e avrà impatto sulla media e sui crediti per maturità
Il sistema di valutazione della condotta nelle scuole secondarie subirà una riforma significativa. Questo provvedimento è il risultato di una serie di discussioni con i tecnici del Ministero e di un’attenta analisi dei risultati del tavolo ministeriale di esperti sul bullismo.
Il voto assegnato per la condotta ora fa riferimento all’intero anno scolastico, dando un peso maggiore a eventuali atti violenti o di aggressione sia nei confronti degli insegnanti e del personale scolastico, sia nei confronti degli studenti. Inoltre, per le scuole secondarie di I grado, viene ripristinata la valutazione del comportamento, che sarà espressa in decimi e avrà un impatto sulla media generale dello studente, modificando così la riforma del 2017. La valutazione del comportamento influenzerà anche i crediti per l’ammissione all’Esame di Stato conclusivo della scuola secondaria di secondo grado.
La normativa attuale, caratterizzata da diverse criticità e ambiguità, prevede che la bocciatura, a seguito di un voto di 5 per la condotta, sia applicata solo in caso di gravi atti di violenza o commissione di reati. Con questa riforma, tuttavia, l’assegnazione di un 5 e, di conseguenza, la bocciatura, potranno avvenire anche in presenza di comportamenti che costituiscano gravi e reiterate violazioni del Regolamento di Istituto.
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