Vittima di bullismo lascia la scuola, la mamma: “Terrorizzata da ciò che può succedere, solo così posso proteggerla”. Cosa deve fare la scuola per contrastare questi fenomeni

WhatsApp
Telegram

“Non mangia più, non vuole più uscire, in classe si è completamente isolata”. È preoccupata la mamma della sedicenne, vittima di bullismo per il suo orientamento sessuale.

La vicenda, riportata da La Nuova Ferrara, evidenzia una situazione protrattasi per mesi all’interno di un istituto superiore. Secondo quanto dichiarato dalla madre, la ragazza sarebbe stata oggetto di insulti e comportamenti offensivi da parte di un gruppo di compagni, al punto da determinare il suo isolamento sociale e un forte disagio psicologico. Il deterioramento del clima relazionale è iniziato con il passaggio al triennio, quando la ragazza è stata inserita in una nuova classe.

Da qui, la decisione di cambiare scuola. “Solo così posso proteggerla. Sono terrorizzata da quello che potrebbe succedere, con tutte le storie terribili che si leggono sugli adolescenti bullizzati” ha spiegato la donna al quotidiano ferrarese.

Le novità normative

Non è la prima volta che, a causa dell’azione dei bulli, studenti e studentesse sono costretti a cambiare scuola. E, tuttavia, l’azione istituzionale per il contrasto ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo si è intensificata negli ultimi anni, segno di una maggiore attenzione nei confronti di un fenomeno costante in ambiente scolastico.

In particolare, tra i periodici interventi normativi, il più recente, la legge n. 70/2024, ha modificato e rafforzato la cornice legislativa, definendo un quadro più incisivo per prevenire e contrastare tali fenomeni. Le nuove disposizioni, infatti, prevedono un coinvolgimento esteso non solo delle scuole, ma anche degli enti locali, delle organizzazioni sportive e del Terzo settore.

Sono state anche introdotte definizioni più articolate:

  • bullismo: comportamenti vessatori e ripetuti, capaci di generare ansia, isolamento o esclusione sociale, incluse offese verbali, minacce e atti di istigazione all’autolesionismo;

  • cyberbullismo: forme di aggressione attraverso strumenti digitali, come la diffusione non autorizzata di dati personali o contenuti finalizzati alla derisione o all’isolamento del minore.

Cosa deve fare la scuola

In questo contesto, secondo la nota Ministeriale n. 121/2025, le scuole hanno un ruolo sempre più centrale, poiché sono chiamate a sviluppare un approccio integrato e sistemico, che comprenda:

  • rafforzamento delle collaborazioni con realtà del territorio e soggetti educativi esterni;

  • attivazione di percorsi formativi per studenti, famiglie e personale, incentrati sull’uso consapevole delle tecnologie;

  • redazione di un codice interno contro il bullismo, coerente con le linee ministeriali;

  • costituzione di un tavolo di monitoraggio con la partecipazione di tutti gli attori della comunità scolastica;

  • formazione del Team Antibullismo e del Team d’Emergenza, con il coinvolgimento diretto del dirigente scolastico e dell’animatore digitale.

Cosa deve fare il Dirigente scolastico

Le urgenti misure previste dalla legge prevedono anche responsabilità specifiche per il dirigente scolastico, tra cui:

  • designare il referente per bullismo e cyberbullismo;

  • inserire azioni specifiche nel PTOF per la prevenzione;

  • garantire la formazione del personale su questi temi;

  • informare e sensibilizzare studenti e famiglie;

  • attivare con tempestività le procedure previste in caso di segnalazioni;

  • tutelare la sicurezza fisica e psicologica delle vittime;

  • coordinarsi con forze dell’ordine e istituzioni per le segnalazioni gravi;

  • collaborare attivamente alla rete di supporto territoriale.

Funzioni del Team Antibullismo e del Team d’Emergenza

A supporto dell’azione del Dirigente scolastico operano sia il Team Antibullismo che il Team d’Emergenza.

In particolare, il team antibullismo si occupa della pianificazione di interventi, promuovendo attività di sensibilizzazione e creando canali di comunicazione per raccogliere segnalazioni. Tra i compiti assegnati:

  • promuovere progetti e incontri tematici;

  • organizzare momenti di riflessione come la Giornata nazionale contro il bullismo;

  • coordinare iniziative con enti esterni;

  • gestire una sezione informativa sul sito scolastico;

  • favorire la redazione della ePolicy;

  • raccogliere e analizzare le segnalazioni.

Il Team d’Emergenza interviene nei casi più gravi, operando in stretta connessione con le figure di riferimento e con il supporto di specialisti. Ha il compito di:

  • prendere in carico le emergenze;

  • analizzare e definire le misure da adottare;

  • coinvolgere docenti e psicologi scolastici;

  • seguire l’evoluzione dei casi;

  • pianificare interventi preventivi in collaborazione con l’altro team.

WhatsApp
Telegram

Offerta Riservata TFA 2025: Abilitazione all’insegnamento da € 1.400 con Mnemosine