Visita in moschea di una scuola dell’infanzia, Zaia tuona: “Si è passato il limite, niente preghiere imposte”

Una gita didattica organizzata da una scuola dell’infanzia paritaria in provincia di Treviso ha acceso un dibattito nazionale. Lo scorso 30 aprile, i bambini sono stati accolti in una moschea, dove un imam ha illustrato i cinque pilastri dell’Islam e li ha coinvolti in una simulazione di preghiera.
Le insegnanti hanno indossato il velo, mentre i piccoli si sono seduti sul tappeto sacro, osservando i gesti rituali. La scuola ha definito l’esperienza “emozionante”, sottolineando che i genitori erano stati informati. Tuttavia, le foto diffuse hanno scatenato polemiche, con accuse di “indottrinamento” e “mancato rispetto delle identità religiose”.
Zaia: “Si è passato il limite, niente preghiere imposte”
Il presidente del Veneto, Luca Zaia, è intervenuto duramente: «Che ci sia una visita alla moschea ci può stare. Però dalle immagini che ho visto mi pare che li abbiano fatti inginocchiare fronte a terra, rivolti alla Mecca, mimare una preghiera. Si è passato il limite». In un post su Facebook, ha aggiunto: «Nessuno deve essere obbligato a pregare un altro Dio. Questi bambini sono nell’età dell’imprinting: assorbono tutto e ne restano condizionati». Zaia ha poi paragonato la situazione a un “processo di autocastrazione identitaria”, sostenendo che «se vai in un ristorante indiano mangi il curry, se vieni da me mangi la polenta».
La scuola risponde: “Era solo conoscenza, continueremo con il dialogo”
La dirigente scolastica ha respinto le critiche, spiegando che «non era una preghiera, ma un momento di condivisione». «I bambini hanno mimato i gesti dei compagni musulmani, come accade quando osservano i riti cristiani». L’istituto, paritario e parrocchiale, ha ribadito che l’attività rientrava nel progetto educativo approvato dalle famiglie, in linea con la Legge 62/2000. Nonostante le proteste, la scuola ha annunciato che continuerà a promuovere iniziative interculturali. Intanto, l’Ufficio Scolastico Regionale ha avviato accertamenti per verificare la conformità dell’iniziativa.