Virtuale è Reale_Un Museo nel Museo I.C. “G. Falcone” di Rende-Quattromiglia a.s. 2022-2023

Di admin
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21 marzo 2023 – La dimensione virtuale, specialmente per le nuove generazioni, non è più percepita come una simulazione della realtà, ma come una realtà possibile dove poter realizzare attività sociali e culturali. In questa prospettiva, occorre che anche gli insegnanti rielaborino un nuovo stile comunicativo incentrato sulla consapevolezza che “virtuale è reale”. Proviamo ad eliminare il verbo copulativo e a sostituirlo con una congiunzione: il risultato non cambia; diventa, anzi, più potente. Bisogna allora respingere quel modo univoco ed esclusivo di osservare, che ricorda l’occhio in fronte dell’orrendo e incivile Polifemo, e ragionare attraverso il processo orizzontale di una visione simultanea di entrambi gli occhi, quello del virtuale, appunto, e quello del reale. La sfida non è semplice, ma, il DS Antonio Iaconianni, pratica, ed è noto ormai da tempo, le complesse politiche dell’innovazione; per questa ragione e proprio per sua volontà, alcuni insegnanti dell’IC RENDE-QUATTROMIGLIA “G. Falcone”, hanno realizzato un progetto dal titolo “Un Museo nel Museo”. L’idea è nata in occasione di un contest, organizzato dalla scuola, nel mese di novembre, presso la libreria Ubik di Cosenza, per #ioleggoperchè, la più grande iniziativa nazionale di promozione della lettura a favore della raccolta, dell’acquisto e della donazione di libri per le biblioteche scolastiche. Il tema centrale del contest era “Leggere per costruire un mondo più inclusivo”: i libri ci affiancano nel capire meglio il mondo e i cambiamenti delle società nel corso della storia; i libri sono occasioni per aprirci al mondo e per costruire il futuro. Al fine di sviluppare questo tema in modo semplice, ma profondo, il Dipartimento di Lettere, aveva scelto, per le classi prime, la lettura della favola di Luis Sepùlveda “Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico”, un racconto del 2012, ambientato nella città tedesca di Monaco di Baviera: è la storia di un’amicizia instaurata e mantenuta a dispetto del pregiudizio e della diversità. La prof.ssa di lettere, Maria Teresa Torcasio, ha pensato di trasformare l’esperienza di lettura in un testo teatrale attraverso le voci e le interpretazioni degli alunni di I B, per rappresentare i caratteri dei protagonisti della favola, Max, Mix e Mex, e i valori della vicenda narrata. Contestualmente, il prof di arte e immagine, Salvatore Caloiero, ha curato la realizzazione di tele sulle quali sono stati raffigurati i momenti più significativi della storia letta. Queste tele sono diventate la scenografia d’eccezione per il convegno del 21 marzo organizzato dalla “nostra” Scuola presso il Museo del Presente di Rende in collaborazione con la consigliera comunale, Marisa de Rose. Proprio davanti allo sfondo colorato e acceso della favola trasformata in quadri, è stata eseguita, in diverse sequenze sceniche, la sua drammatizzazione accompagnata da una voce narrante. A seguire, le tele dello sfondo reale sono diventate oggetti d’arte dell’esposizione virtuale progettata dal prof di tecnologia Biagio Greco. Biagio Greco, che ha anche moderato l’incontro, si è ispirato, insieme agli alunni, ad un museo virtuale che, per la struttura architettonica degli interni e dell’esterno, ricorda l’edificio reale del Museo del Presente di Rende; immaginato, però, su una meravigliosa scogliera a strapiombo sul mare, lontano dal caotico e rumoroso contesto cittadino. Sono stati proprio gli stessi alunni di I B a portarci all’interno di questo museo virtuale per presentare, volta per volta, i loro lavori artistici. Nel corso della presentazione di questa singolare sinfonia progettuale, non poteva mancare il supporto delle musiche e, così, a parte la colonna sonora che ha accompagnato la visita attraverso il museo virtuale, il convegno si è aperto con l’esecuzione di un ensemble, magistralmente diretto dal maestro Antonella Baffa Scirocco, di tre chitarre, un violino ed un pianoforte: è stato eseguito il brano La Rive Gauche di Virginio Aiello. A conclusione del convegno, invece, diretta dalla M° flautista, Tiziana Magliari, l’intera classe I B, ha eseguito, attraverso i melodiosi suoni dei flauti dolci, il brano “Inno alla Gioa” di Friedrich Schiller, messo in musica da Ludwig van Beethoven, nel 1875. Nell’evento del 21 marzo, la sfida del virtuale come realtà possibile è diventata un progetto e si è trasformata nella dimostrazione pratica dell’esigenza, tutta umana, di diventare persone libere, libere di leggere e raccontare storie in tutti i modi possibili e di riconoscere le emozioni attraverso gli oggetti, l’ascolto e i suoi suoni e le immagini che ne scaturiscono.

Barbara Gagliardi UFFICIO STAMPA _IC RENDE QUATTROMIGLIA

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