Violenze, nomofobia, ma anche ascolto profondo di sè, Rete Scuole Dialogiche: “Servono serietà e interventi tempestivi”

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Si è svolto a Siracusa nelle date del 16, 17 e 18 maggio il convegno finale annuale delle Reti di Scuole Dialogiche nazionale e regionale. Una preziosa occasione per i numerosi dirigenti scolastici e docenti che vi hanno preso parte per esplorare la via innovativa dell’approccio dialogico, per praticare soluzioni nuove per problemi nuovi e sempre più complessi.

Il convegno, organizzato dagli istituti siciliani capofila di rete nazionale e regionale I.I.S.S. Ferrara di Palermo e I.C. Manzoni di Ravanusa, ha ospitato relatori anche di fama internazionale come Tom Arknil, scienziato sociale e pioniere delle pratiche dialogiche in Europa, Laura Candiotto, professoressa associata di Filosofia delle Relazioni dell’Università di Parubdice, Valentina Giordano di S.E.E. learnig, Raffaele Barone, Giuseppina Norcia, Italo Fiorin.

Ampio spazio è stato dedicato ai laboratori durante i quali i partecipanti hanno potuto sperimentare le pratiche dialogiche applicate alle organizzazioni complesse e alla scuola. Di spicco, la partecipazione degli studenti e delle studentesse del Liceo “Virgilio” di Roma, la cui testimonianza sulla realizzazione del Patto Educativo di Corresponsabilità condiviso ha fornito spunti e riflessioni importanti e profonde a tutta la platea.

Decisiva anche la testimonianza di Stefania Magnaldi, dirigente scolastica dell’I.C. Centallo-Villafalletto (CN) che ha relazionato sull’esperienza dei patti di comunità e “la scuola che educa oltre la scuola”.

La giornata di domenica 18 maggio è stata dedicata al tema del contrasto alla nomofobia grazie al contributo dell’onorevole Carlo Gilistro, deputato del M5S all’Assemblea Regionale Siciliana, e dei relatori con lui impegnati in una tavola rotonda sul tema. A chiusura del convegno i dirigenti scolastici coinvolti nella realizzazione del progetto regionale “Dialogando” ai sensi dell’accordo di rete con l’Usr Sicilia, e il coordinatore scientifico della rete hanno avuto l’opportunità di condividere l’esperienza degli incontri territoriali che si sono tenuti nelle varie province dell’isola dal 20 febbraio al 3 aprile di quest’anno scolastico.

Cosa è emerso da questo convegno?

“I lavori si sono susseguiti per dare un consultivo delle attività della Rete che sono state fatte durante quest’anno scolastico. Tanti gli spunti di riflessione. ‘Soluzioni nuove a problemi nuovi’ significa: il problema nuovo è principalmente quello della violenza che dilaga e della deregolazione emotiva, e il paradigma o comunque l’approccio che noi proponiamo è quello dialogico. Attraverso strumenti, una cassettina degli attrezzi, come i dialoghi riflessivi e il time out, che sono dialoghi che derivano da questo approccio, si propone un ascolto profondo, prima di tutto di sè stessi, anche attraverso la mindfulness e le pratiche contemplative; e poi dell’altro. Solo un autentico incontro con l’altro e prima con sè stessi, si può creare quell’armonia interiore che poi viene anche data al mondo, che può essere trasformativa e generativa”, risponde Ilaria Virciglio, dirigente scolastica dell’I.I.S.S. “Francesco Ferrara” di Palermo, la cui scuola è capofila nazionale della Rete.

“Ora è il momento di affrontare con serietà e tempestività l’emergenza educativa e sociale legata alla nomofobia e alle nuove dipendenze digitali. È una priorità assoluta, non solo per tutelare la salute mentale e relazionale delle nuove generazioni, ma anche per prevenire un costo altissimo in termini sanitari, culturali e umani”, ha detto Carlo Gilistro, intervenuto al convegno in qualità di pediatra esperto nel rapporto tra media digitali e salute, nonché come proponente e relatore della Legge-voto approvata dall’ARS, che introduce nuove disposizioni per regolamentare l’utilizzo di dispositivi digitali da parte di bambini e adolescenti.

“Viviamo un mutamento antropologico, non solo un avanzamento tecnologico. È per questo che servono risposte legislative, culturali ed educative. La legge che ho proposto nasce con questo intento: proteggere i minori dall’esposizione precoce e incontrollata agli schermi, promuovere relazioni sane con la tecnologia, formare educatori e famiglie”, continua Gilistro.

“Ringrazio gli organizzatori per aver scelto Siracusa come sede di un evento così prestigioso, che ha riunito esperti internazionali, insegnanti, dirigenti scolastici, famiglie e studenti in un confronto vero e costruttivo. Le Scuole Dialogiche ci ricordano quanto siano centrali l’ascolto, l’empatia e le competenze socio-emotive per educare oggi”, continua il deputato.

“Siracusa vuole essere laboratorio di innovazione educativa e di buone pratiche. Il mio impegno continua perché questo tema non resti una parentesi, ma diventi struttura: nelle scuole, nelle famiglie, nelle istituzioni. Solo insieme possiamo costruire la prima vera rete di prevenzione, fatta di conoscenza, presenza e responsabilità”, conclude il deputato.

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