Violenza sul lavoro, le insegnanti della primaria tra le categorie più a rischio

Nel corso del 2023, si è registrato un calo significativo degli infortuni sul lavoro, evidenziando una diminuzione complessiva del 16,1%. In particolare, gli infortuni avvenuti durante l’orario di lavoro hanno visto un decremento del 19,2%, mentre quelli in itinere, ovvero nel tragitto verso il luogo di lavoro, sono aumentati del 4,7%. Un dato particolarmente rilevante emerge dall’analisi di genere: le donne hanno contribuito in modo decisivo a questa riduzione, con un calo degli infortuni del 27,6%, a fronte di un più modesto 8,1% registrato tra gli uomini.
Il Dossier dell’Inail sull’incidenza degli infortuni lavorativi femminili del 2023 rivelerebbe che tale tendenza è strettamente correlata al marcato decremento dei casi di Covid-19, patologia che, dall’inizio della pandemia, ha colpito in modo prevalente le donne, particolarmente numerose nei settori della sanità e dell’assistenza sociale, tra i più esposti al rischio di contagio professionale.
Non meno importante è la questione delle violenze subite sul posto di lavoro, che nel 2022 hanno rappresentato il 2,6% del totale degli infortuni femminili riconosciuti dall’Inail in occasione di lavoro. Tra le vittime di tali episodi, oltre il 44% appartiene al settore sanitario e assistenziale. A seguire, si trovano le professioniste dell’educazione, le insegnanti di scuola primaria e le impiegate delle poste, sebbene con percentuali decisamente inferiori, comprese tra il 6% e il 5%.