Violenza sessuale a scuola: genitori condannati, “non hanno educato adeguatamente il figlio”. Valditara: “Decisione importante. La famiglia deve rispondere civilmente”

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“Molto importante questa decisione giurisprudenziale che chiama i genitori a rispondere civilmente per violenze gravi commesse dai figli”. Così il ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara commenta la decisione del tribunale di Firenze che ha condannato i genitori di un ragazzo di 16 anni che violentò una compagna di classe in uno sgabuzzino a scuola.

“Va nella stessa direzione della norma contenuta nel ddl sulla condotta che prevede multe per chi aggredisce gli insegnanti. La scuola e la società debbono sempre più fondarsi sulla responsabilità individuale” aggiunge Valditara.

Dopo la condanna penale per violenza sessuale aggravata – si legge sul Corriere fiorentino – il Tribunale di Firenze ha imposto al ragazzo e ai suoi genitori il risarcimento della vittima con circa 27.000 euro per i danni subiti. I giudici hanno ritenuto i genitori del ragazzo responsabili per non averlo educato adeguatamente, applicando il concetto di “culpa in educando” previsto dall’articolo 2048 del codice civile.

Durante il processo, la ragazza e i suoi genitori avevano chiesto 100.000 euro di risarcimento, coinvolgendo anche la scuola e il ministero dell’Istruzione. Il coinvolgimento del ministero ha portato il processo a Firenze, dove il giudice ha escluso qualsiasi responsabilità dell’istituto scolastico e del ministero, concentrando la responsabilità sul ragazzo e sui suoi genitori.

 

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