Viola: “Apertura delle scuole non ha aumentato contagi, ma le regole del Ministero sono insufficienti. Mascherine anche da seduti”. Scarica lo studio [PDF] INTERVISTA E VIDEO

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I dati sui contagi accelerano vertiginosamente: si sfiora quota 20mila secondo l’ultimo bollettino emanato dal Ministero della Salute.

Nel report settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità si evince che la situazione è in peggioramento e le criticità sono dietro l’angolo. Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Giorgio Locatelli, allontana lo spettro del lockdown e soprattutto ribadisce che la scuola sarà l’ultima attività ad essere sacrificata.

Lo spettro del lockdown aleggia e c’è preoccupazione tra docenti, studenti e genitori su cosa accadrà nei prossimi giorni nel mondo della scuola.

Dal 14 settembre ad oggi la domanda più ricorrente tra gli addetti ai lavori è sempre la stessa: la scuola ha contribuito ad aumentare i contagi?  I docenti Enrico Bucci, Guido Poli e Antonella Viola, per il Patto Trasversale per la Scienza, hanno realizzato uno studio dal titolo “Indagine sulla propagazione del virus nelle scuole”, che Orizzonte Scuola pubblica integralmente.

L’immunologa dell’Università di Padova, a Orizzonte Scuola, spiega i risultati dello studio condotto: “I nostri dati suggeriscono che al momento non esistano motivi per evocare la chiusura delle scuole più di quanto non ve ne siano per un lockdown dell’intera società, poiché non sembra ascrivibile alla scuola l’aumento dei contagi”.

La scuola è fonte di contagio? Ci si contagia dentro la classe più che fuori?

“La scuola non è il punto da cui parte il contagio, nel senso che la riapertura non ha inciso sull’aumento dei casi che stiamo registrando. Ma ovviamente il virus entra anche a scuola come in tutti gli ambienti. Se le regole vengono rispettate e, dal nostro punto di vista, rese più stringenti e uniformi, il rischio di contagio è minore che in ambienti non controllati”.

Le misure, fin qui, introdotte, dal Ministero dell’Istruzione sono valide? Dove si può migliorare?

“Le misure non sono sufficienti e non sono uniformi sul territorio nazionale. Suggeriamo l’uso di mascherina sempre a tutti o almeno dalle scuole medie in su. In assenza di mascherina, tutta la classe deve essere messa in quarantena. I test rapidi sono essenziali”.

La scuola sicura è davvero solo uno slogan?

“Non è uno slogan, ma per renderla davvero sicura servono azioni mirate e coordinate. Serve un monitoraggio preciso e costante. E nessuna scorciatoia”.

DOCUMENTO INTEGRALE [CLICCA QUI]

Su Facebook e YouTube, l’immunologa Antonella Viola e il biologo Michele Bocci, hanno spiegato i dati dello studio condotto assieme a Guido Poli. Ospite la giornalista Daniela Preziosi (Domani).

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