Vincolo quinquennale, docenti delusi: “Dopo anni di precariato ecco un altro calvario”

L’ordinanza relativa alla mobilità 2021 è stata pubblicata e, senza grande sorpresa, il vincolo quinquennale è rimasto: migliaia di insegnanti sono delusi e sconfortati perchè, salvo interventi di natura politica nelle prossime settimane, resteranno beffati.
Riportiamo alcune storie provvedimenti da più gruppi e associazioni di insegnanti coinvolti nella vicenda
“Dieci anni di precariato, il concorso del 2016 nel quale sono stato bocciato all’ultima prova per un punto, due anni di terapie psicologiche conseguenti, inserito in gae con riserva, assunto in ruolo con anno di prova superato brillantemente con riconoscimenti dall’Indire per la didattica innovativa, concorso straordinario del 2018 per medie e superiori nel quale sono posizionato al secondo posto, proposta di assunzione a 100 km da casa sull’unico posto disponibile, dopo quattro giorni nuova convocazione per i candidati dopo di me che hanno potuto optare per sedi più vicine, cattedra da me occupata precedentemente assegnata con messa a disposizione e tutt’ora vacante, nessuna possibilità di mobilità, nessuna possibilità di scambio di sede, nessuna possibilità di utilizzazione e assegnazione provvisoria. Tre figlie di dieci, otto e tre anni in Dad. Mia moglie medico specialista impegnata per l’emergenza Covid a 120 km da casa, il suo contratto da specialista non prevede congedo parentale. Queste parole, probabilmente, sono simili a molte altre storie disgraziate come la mia… le scrivo solo per fare riflettere, tutti, dalla politica ai sindacati, alla chiesa, parlano di famiglia, della sua importanza strategica, della denatalità, del lavoro, specialmente quello femminile, di diritti e di doveri, di merito, di giustizia, di Europa. Mi chiedo, faccio bene a vivere e lavorare secondo questi valori? Prof. Antonello Antonucci. Docente di strumento musicale nella secondaria di primo grado“.
“Dal lontano 2007 è cominciato il mio calvario di supplente precaria nel Lazio. Da 13 anni. vado a Roma come insegnante primaria: ho Laurea in Pedagogia e diploma magistrale in seguito ho preso anche il diploma di alberghiero. Tutte le mattine mi sveglio con dedizione alle 4.00 del mattino per arrivare in orario a scuola ho cominciato che avevo 33 anni e ho girato tutta Roma conosco tutte le scuole statali e finalmente nel 2020 mi è arrivato il mio agognato ruolo dalle Gae con riserva, a 52 anni ho vinto anche in Campania il concorso straordinario 2018 posizionandomi tra i primi 500: non chiamano non so il perché. Ora sono stanca e svilita. Chiedono al vincolo quinquennale, mobilità straordinaria e assegnazione provvisoria. Dopo 13 anni, non voglio fare altri 5 anni per arrivare a fare 18 anni lontano da casa marito e figli. È troppo. Non è giusto. Chiedo AIUTOOOOOO. Spero arrivi questo grido di aiuto”.
“Migliaia di insegnanti in tutta Italia assunti ad agosto senza aver tenuto conto dell’emergenza covid, immessi in ruolo fuori provincia e scambiati con altri colleghi da Brescia a Milano e viceversa solo per fare alcuni esempi (io immessa dalla prov. Di Milano in provincia di Brescia) Abbiamo bisogno che venga modificata o abrogata la legge 159/19 perché ingiusta e incostituzionale. Chiediamo Stessi diritti e pari opportunità degli altri docenti, noi docenti neo immessi da concorso straordinario invece siamo stati trasferiti in altre province con i posti liberi nella nostra provincia oltretutto in emergenza Covid. SI ALLA MOBILITÀ E NO AL VINCOLO QUINQUENNALE. Legge emanata per garantire la continuità didattica ma quest’ anno non è stata garantita perché docenti erano già di ruolo da gae nella stessa classe di concorso (me compresa), non è stata permessa neanche l’assegnazione provvisoria o l’utilizzo. Una vera ingiustizia perché docenti che avevano partecipato allo stesso concorso straordinario hanno potuto mantenere il posto già occupato. Inoltre, il concorso prevedeva la mobilità territoriale in tutte le sfaccettature e i partecipanti avevano accettato di parteciparvi a certe condizioni. Era previsto il vincolo triennale sulla sede di titolarità ma con possibilità di assegnazione provvisoria e utilizzo. Si alla continuità didattica ma no alla disgregazione delle famiglie dei docenti con figli in tenera età (lontananza inutilmente senza una ragione, i posti ci sono dati ai supplenti annuali, paradosso inaccettabile!!) Diritto alla famiglia e tutela dei figli minori non garantita. Grazie per l’attenzione!!Catia Lamari (Docente scuola primaria disperata con 3 figli minori di 12 anni, il più piccolo ha 18mesi…)“.