I vincitori delle Olimpiadi di italiano vengono dal Veneto e dal Lazio

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Provincia di Firenze – Lingua italiana che passione. Si è conclusa questo pomeriggio la seconda edizione delle Olimpiadi di italiano.

Provincia di Firenze – Lingua italiana che passione. Si è conclusa questo pomeriggio la seconda edizione delle Olimpiadi di italiano.

Per il biennio ha vinto Alessandro Tosatto (Padova-liceo ginnasio statale Tito Livio), al secondo posto si è classificato Alessandro Bullitta (Nuoro – liceo scientifico e linguistico Enrico Fermi), al terzo posto Adelina Vrinceanu (Acqui Terme – Alessandria, istituto superiore Guido Parodi). Per gli studenti del biennio delle scuole all’estero la vincitrice è Marta Gentili (Madrid – scuola statale italiana).
 
Per il triennio la prima classificata è Beatrice Vano (Cassino-Frosinone, liceo classico Giosué Carducci); secondo è Giovanni Natale (Altamura-Bari, liceo scientifico e linguistico Federico Di Svevia), il terzo posto lo ha conquistato invece Riccardo Paccagnella (Padova-liceo scientifico Enrico Fermi). Per gli studenti del triennio delle scuole all’esteroè risultato vincitore Luca Aufiero (Madrid, suola statale italiana).
 
Alla premiazione, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, erano presenti, tra gli altri, l’assessora all’educazione Cristina Giachi, Carmela Palumbo, direttrice generale del Miur, Ugo Cardinale, linguista e preside del liceo classico Carlo Botta di Ivrea, Nicoletta Maraschio, presidente dell’Accademia della Crusca, Rita Librandi, presidente Associazione per la Storia della Lingua Italiana e l’onorevole Ilaria Capua.
 
«Vi auguro di poter essere sempre capaci di scommettere su voi stessi e di non aver paura di sfidarvi – ha detto ai ragazzi il sindaco Renzi nel suo saluto iniziale – sfidare gli altri ha un senso nel momento in cui si cerca di sfidare se stessi e nel momento in cui questa sfida non è contro qualcuno, ma è per ciascuno di noi».
«La vostra sfida, siete partiti in 13 mila e arrivati in 64, dimostra una volta di più che c’è una generazione, la vostra, in cui si può avere fiducia – ha aggiunto – che è capace non solo di esprimersi bene in italiano, ma anche di sognare un’Italia che si esprima bene nel mondo». «Il mio augurio è che Firenze possa essere casa vostra non soltanto perché vi accoglie per un premio – ha continuato -, non solo perché qui ha sede quella straordinaria realtà che è l’Accademia della Crusca, ma anche perché risveglia il meglio di ciascuno di voi». «Nel corso della vostra vita troverete tante persone che vi diranno ‘Non ce l’hai fatta’, ‘Non ce la farai, arrenditi, rassegnati’. C’è un’aria strisciante di rassegnazione nel nostro Paese, ma a me piace pensare che, anche partendo dal vostro esempio di ragazze e ragazzi che si mettono in gioco, non solo l’Italia possa fare l’Italia, cioè il suo mestiere di Paese capace di suscitare bellezza, ma anche che Firenze possa fare Firenze, ovvero un luogo dove non solo fioriscono le idee, ma anche le possibilità e le opportunità. Vi auguro di essere all’altezza dei vostri sogni».
 
«Otto vincitori su 64 finalisti – ha commentato l’assessora Giachi – e se vi dicono che tutti hanno vinto per sottolineare il valore della partecipazione, io vi dico che si può anche perdere, che va bene quando i migliori tra noi vengono riconosciuti e premiati. Ai ragazzi vorrei affidare la custodia delle loro sconfitte, che vi si affezionino tanto quanto alle loro vittorie perché è anche su di esse che costruiranno ciò che saranno».

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