Vigilanza sul corretto svolgimento degli Esami di Stato: hanno tutti le mani legate?
Prof.ssa Michela Tartaglia – La Polizia Postale, a fronte della messa in rete di temi, traduzioni di versioni e svolgimento di quesiti di Matematica in tempo reale, nel mentre si svolgono le prove scritte di Maturità, risponde solo e semplicemente:”Abbiamo le mani legate”.
Prof.ssa Michela Tartaglia – La Polizia Postale, a fronte della messa in rete di temi, traduzioni di versioni e svolgimento di quesiti di Matematica in tempo reale, nel mentre si svolgono le prove scritte di Maturità, risponde solo e semplicemente:”Abbiamo le mani legate”.
Una rivista – dice Mario Pirani – considera addirittura prova di abilità positiva l’abilissimo uso me abuso di strumentazioni tecnologiche da parte dei candidati nelle prove scritte di Maturità e in ogni appuntamento concorsuale.
Il sito web studenti.it in un recentissimo sondaggio tra gli utenti, alla domanda se avrebbero portato con sé di nascosto smartphone durante gli scritti della Maturità, ha registrato un clamoroso 67/100 di risposte positive.
Dunque, non basta più l’aiuto fisiologico della frase suggerita da compagno a compagno, neppure il pietoso ma illegale aiutino del commissario che suggerisce. A tal proposito, ricordo l’aiuto dato da una commissaria di Latino, membro interno, ai suoi alunni nella versione ministeriale di Cicerone. All’atto della correzione, la frase suggerita risultò clamorosamente errata, ma la frittata era fatta e gli alunni inferociti: capito? Era stato dato un pesante suggerimento, loro acriticamente l’avevano trascritto e poi…imbarazzo comprensibile della docente e rabbia degli alunni per la penalizzazione!
No, ora è tempo di avanzata e disinvolta tecnologia, e chi non la usasse sarebbe considerato dai compagni semplicemente un ingenuo e uno sprovveduto. I genitori sanno e approvano e suggeriscono altre sottigliezze; i professori sanno e hanno le mani legate, e meglio sarebbe se avessero la bocca imbavagliata; i dirigenti sanno bene e si guardano troppo bene dall’intervenire su queste quisquilie.
Anche il Ministro Profumo non può non sapere e soprattutto non può non sapere il sottosegretario Marco Rossi Doria, il “maestro di strada nei Quartieri Spagnoli”, che tante aspettative aveva suscitato nell’universo “scuola sgarrupata” con la sua nomina in Novembre.
Dove sono, in che cosa sono impegnati, in quale prateria burocratica si sono smarriti, perché tacciono, lasciando ad una burocratica circolare sulla regolarità degli esami di stato la soluzione a monte e a valle dello scandalo noto, arcinoto, vergognosamente noto, cui sarebbe stato elementare porre rimedio?
Un semplice Cell Detector, in questo caso costoso quanto un medico della mutua!