Vietare lo smartphone agli under 14? Pellai: “Il divieto deve essere considerato come protezione da uso poco consapevole dei mezzi tecnologici”

Nella società moderna, l’utilizzo dei cellulari da parte dei più giovani è diventato un argomento di forte dibattito. Alberto Pellai, psicoterapeuta ed esperto in tematiche adolescenziali, in un evento che si è tenuto a Castellanza, in provincia di Varese, ha affrontato questa tematica, ponendo un interrogativo cruciale: è meglio vietare l’uso del cellulare ai minori di 14 anni o educarli a una maggiore consapevolezza?
Pellai sottolinea che il termine “vietato” non dovrebbe essere interpretato come una repressione della libertà, bensì come una protezione dai rischi associati a un uso inconsapevole delle tecnologie. Tale prospettiva si basa sull’importanza di orientare bambini e adolescenti verso esperienze di socializzazione reale e di contatto con l’ambiente circostante, per prevenire forme di auto-isolamento e dipendenza dai social media.
L’esperto mette in luce come, a differenza della vita reale dove esistono dispositivi di protezione comunitari e leggi per salvaguardare i minori, nel mondo online manchino tali presidi. Ciò pone una maggiore responsabilità sulle spalle dei genitori, invitati a monitorare l’attività online dei propri figli non come violazione della privacy, ma come adempimento di un dovere parentale.
Un altro aspetto rilevante è l’impatto dell’uso eccessivo dei dispositivi elettronici sulle capacità cognitive dei giovani. Pellai evidenzia come ciò possa influire negativamente su aspetti come l’apprendimento, il problem solving e la memorizzazione.
I genitori presenti all’incontro con Pellai hanno ricevuto preziosi spunti di riflessione. È emerso chiaramente che la coesione familiare è fondamentale per gestire efficacemente il rapporto dei giovani con le nuove tecnologie. Il confronto con il mondo digitale, infatti, non può prescindere da un approccio educativo che equilibri protezione e libertà, garantendo così un uso consapevole e sicuro dei dispositivi elettronici.