Viene accusato dall’insegnante di aver copiato la tesina su internet, studente picchia due docenti. Mesi dopo aggredisce anche anziano: finirà in comunità

Uno studente, originario di Messina, è stato collocato in comunità con l’accusa di aver aggredito due professori in un istituto nautico e un anziano durante una lite. L’episodio a scuola è avvenuto a gennaio dopo che uno dei docenti aveva accusato lo studente di aver copiato da internet una verifica. Ad aprile, invece, il ragazzo avrebbe picchiato un 83enne durante un diverbio stradale.
Un’escalation di violenza inaudita ha portato un giovane studente messinese ad essere collocato in comunità. Il minore è accusato di aver aggredito due professori in un istituto tecnico nautico della città e, in un’altra occasione, un uomo di 83 anni.
L’aggressione a scuola risale allo scorso gennaio. Durante una lezione, uno dei docenti avrebbe scoperto che il ragazzo aveva copiato da internet il testo di una verifica. Ne è nata una discussione, sfociata in un’aggressione fisica ai danni del professore. Un suo collega, intervenuto per sedare la lite, è stato a sua volta picchiato dallo studente, subendo anche l’avulsione di un dente. Le indagini della Squadra Mobile, avviate dopo la denuncia dei due insegnanti, hanno confermato la dinamica dei fatti grazie alle testimonianze di altri studenti e del personale scolastico.
Il secondo episodio, ancora più grave, è avvenuto lo scorso 7 aprile sulla Panoramica dello Stretto. Il minore, a bordo di un ciclomotore, avrebbe avuto un diverbio per motivi di viabilità con un anziano automobilista. Dalle parole ai fatti il passo è stato breve: il ragazzo avrebbe picchiato l’83enne, facendolo cadere a terra e procurandogli lesioni che hanno richiesto il ricovero in ospedale. Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura per i minorenni, hanno permesso di identificare il giovane come l’autore dell’aggressione.
A fronte dei gravi indizi di colpevolezza e del rischio di reiterazione del reato, il GIP del Tribunale per i minorenni di Messina ha disposto il collocamento in comunità per il giovane. La misura cautelare si è resa necessaria per tutelare l’incolumità di altre persone e per avviare un percorso di recupero per il minore, che dovrà ora affrontare un processo per rispondere delle sue azioni.