Videoconferenza sindacati, Coronavirus: non ci possiamo permettere di partire con 200mila precari
FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams sono in videoconferenza on line. Intervengono i segretari generali delle cinque organizzazioni.
Rino Di Meglio (GILDA)
L’emergenza è stata proclamata il 25 di gennaio e da due mesi siamo in lockdwon. Tutte le aziende hanno dovuto investire per la sicurezza, nella scuola invece nulla. La scuola ha bisogno di investimenti e flessibilità.
Sinopoli (FLCGIL)
Necessario investimento per superare emergenza e rientrare a settembre. Non si risolve come metà classe a casa che segue in videoconferenza.
Noi avevamo già idea chiara due mesi fa, avevamo proclamato uno sciopero.
Su concorso straordinario, riteniamo che si debba cambiare strada, abbiamo bisogno di posti stabili già a settembre. Questa è la priorità. Non ci possiamo permettere di partire con 200mila precari
Organizzeremo una giornata straordinaria di assemblee.
Turi (UIL)
Siamo preoccupati per il clima nelle scuole, il nostro grido d’allarme espresso ripetutamente ci fa capire che c è una amministrazione senza un piano. C’è soltanto una esclusione di un confronto con le rappresentanze sindacali.
Questo approccio burocratico non porta da nessuna parte. La didattica a distanza ha dimostrato che la scuola è un organismo vivo, che ha dato subito risposta. Ma adesso dobbiamo uscire dall’emergenza.
Questa ministra va avanti come se non ci fosse allarme pericoloso, se non ci fosse paura. Non c’è visione.
Tutti i tagli di questi anni hanno pesato sull’emergenza. Noi abbiamo sventato un taglio che l’Economia aveva chiesto sui docenti. Qui c è bisogno di investimenti.
Abbiamo bisogno di più aule, di più docenti ed ATA, perché il mondo non sarà quello di prima.
Poi bisogna parlare di organizzazione ed orari.
Saranno necessari presidi sanitari all’interno delle scuole, c’è bisogno di un piano.
Avvieremo delle assemblee per comunicare con il personale della scuola.
Serafini (SNALS)
A maggio non abbiamo ancora un protocollo si intesa per la sicurezza per il mondo della scuola. Si parla di esami di maturità in aula. Come? Questa è la preoccupazione, non ci sono i finanziamenti nelle scuole. Le decisioni vengono comunicate tramite FaceBook, poi si convocano i sindacati. Rappresentiamo realmente il mondo della scuola. Non siamo le organizzazioni del no, non abbiamo detto no ai concorsi, ma come possiamo pensare ad un concorso con spostamento di migliaia di persone che si muovono da una regione all’altra in emergenza. Abbiamo chiesto di semplificare e velocizzare. Così avremo una scuola in tilt.
Sulla didattica a distanza, è stata una emergenza, una necessità. Avremmo potuto dare una mano per regolamentare, chiedendo di ritirare la nota per fare le nostre proposte.
Qui sta la nostra difficoltà, avere dall’altra parte qualcuno che non ci ascolta.
Chiediamo un concorso straordinario per titoli per velocizzare le assunzioni.
Gissi (CISL)
Bisogna pensare una riapertura della scuola con considerazione che deve essere sostanziale e non legati ad annunci.
Siamo stufi di avere notizie dagli annunci in TV, senza sederci intorno ad un tavolo con l’amministrazione. La platea è molto ampia, sette milioni e mezzo di studenti e un milione e due di personale scolastico. Le classi sono sovraffollate.
Dobbiamo immaginare 500mila studenti che dovranno affrontare gli esami ed entrare in classe e bisogna pensare a docenti ultrasessantenni. Problematiche che serenamente dobbiamo affrontare.
Non sappiamo se potremo parlare di sicurezza nei tavoli con il Ministero. Basti pensare che solo per le mascherine ci vogliono 5 milioni di euro al giorno.
Le telecamere nelle aule anticipate ieri dal Ministro ci pare fantascienza.
Forse meglio spendere i soldi per garantire sdoppiamento delle classi.
Per la primaria e infanzia costerebbe 3 miliardi e mezzo.
Le aggregazione per partecipare agli esami fanno riflettere.
Ad esempio, per concorrere in lombardia in una classe di concorso di 36 posti arriveranno persone da tutte le parti d’Italia. Attendiamo cosa accadrà con gli emendamenti al Decreto scuola.
Argomenti della videoconferenza
Gli argomenti che saranno L’esigenza di preparare adeguatamente e per tempo una ripresa delle attività scolastiche in condizioni di sicurezza per la salute degli studenti, delle loro famiglie e del personale;
la necessità di ricorrere a modalità di lavoro che richiedono un’accurata programmazione e una necessaria disciplina anche contrattuale;
l’esigenza di assicurare alle scuole risorse adeguate e stabili di personale, con i necessari interventi straordinari su organici e reclutamento.