Viaggi d’istruzione, costi, rimborsi ed eventuale riposo compensativo per i docenti: tutte le info utili

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Il viaggio di istruzione rappresenta una componente cruciale dell’offerta formativa di un’istituzione scolastica. Essa costituisce un’opportunità di apprendimento al di fuori dell’aula scolastica che integra e amplifica le conoscenze acquisite attraverso l’insegnamento delle discipline curricolari.

Inoltre, queste attività aiutano a sviluppare competenze relazionali, logistiche, autonomia e responsabilità, e a rafforzare la socializzazione e la solidarietà tra i membri del gruppo. Il viaggio di istruzione è anche un’occasione per attivare le competenze chiave e di cittadinanza, che sono le finalità fondamentali del processo educativo.

I viaggi di istruzione sono pianificati in base alle decisioni del Consiglio di Istituto, delle scelte educative e didattiche e delle metodologie adottate dai Consigli di classe. Questi viaggi possono comprendere completamento dei contenuti curricolari, sviluppo di competenze pratiche legate all’attività sportiva e motoria, educazione alla cittadinanza europea, potenziamento delle conoscenze linguistiche, potenziamento della formazione interdisciplinare e apertura verso i processi di internazionalizzazione.

Viaggi d’istruzione, costi e rimborsi per il personale docente impegnato

Spesso le agenzie di viaggi prevedono per i docenti accompagnatori le spese complete. Quando ciò non è previsto o ci sono spese aggiuntive necessarie, si può ottenere un rimborso presentato opportuna documentazione. In particolare, è necessario esibire uno scontrino che riporti il nome, il codice fiscale del docente e il dettaglio dei pasti consumati. Non spetta invece alcun recupero per il docente nel caso i giorni delle uscite/viaggi comprendano l’eventuale “giorno libero”, mentre potrebbe spettare il cosiddetto recupero compensativo nel caso i giorni del viaggio comprendano la domenica. Il riposo compensativo, però, potrebbe non essere così “automatico”, quindi è bene che anche questo aspetto sia oggetto di regolamentazione e di delibera degli organi collegiali. Si potrà stabilire se e con quali modalità spetti un eventuale riposo nel caso il viaggio comprenda la domenica o un giorno festivo.

Il regolamento per il rimborso ai docenti accompagnatori ai viaggi d’istruzione del Liceo Statale “Isabella Gonzaga” di Chieti stabilisce le norme per il rimborso delle spese sostenute dai docenti durante i viaggi di istruzione.

Per quanto riguarda i viaggi in Italia, per missioni inferiori a 4 ore o entro 10 km non è previsto alcun rimborso. Per missioni superiori a 8 ore e inferiori a 12 ore, è previsto un solo rimborso pasto fino a un massimo di €22,26 (€30,55 per i dirigenti), sempre che venga presentata una fattura o una ricevuta fiscale. Per missioni superiori a 12 ore, è previsto il rimborso di due pasti giornalieri fino a un massimo di €44,26 (€61,10 per i dirigenti), sempre che vengano presentate le relative fatture o ricevute fiscali.

Le spese per il vitto devono essere documentate con fattura o ricevuta fiscale che riporti le generalità del docente. I docenti che usufruiscono di gratuità-pensione completa non hanno diritto a rimborso, mentre per i docenti che usufruiscono di mezza pensione, se non coprono tutti i giorni di missione, è previsto il rimborso di un pasto di andata e un pasto di ritorno, a condizione che siano trascorse almeno 8 ore tra la fine del trattamento alberghiero e l’arrivo in sede.

Per quanto riguarda i viaggi all’estero, i docenti che partecipano a viaggi di istruzione a cui l’alloggio, il vitto e il viaggio sono a carico dell’amministrazione o di terzi, non hanno diritto a rimborso spese. In caso di spese sostenute a carico del docente e non dell’amministrazione, è previsto il rimborso delle spese alberghiere, dei mezzi di trasporto e delle spese per il vitto, entro i limiti massimi giornalieri stabiliti dalla tabella ministeriale.

Il rimborso delle spese di viaggio è previsto secondo la normativa vigente, mentre per il rimborso delle spese alberghiere e dei mezzi di trasporto è necessario presentare i documenti di spesa in originale.

FAQ

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