Viaggi d’istruzione, costi, rimborsi ed eventuale riposo compensativo per i docenti: tutte le info utili
Il viaggio di istruzione rappresenta una componente cruciale dell’offerta formativa di un’istituzione scolastica. Essa costituisce un’opportunità di apprendimento al di fuori dell’aula scolastica che integra e amplifica le conoscenze acquisite attraverso l’insegnamento delle discipline curricolari.
Inoltre, queste attività aiutano a sviluppare competenze relazionali, logistiche, autonomia e responsabilità, e a rafforzare la socializzazione e la solidarietà tra i membri del gruppo. Il viaggio di istruzione è anche un’occasione per attivare le competenze chiave e di cittadinanza, che sono le finalità fondamentali del processo educativo.
I viaggi di istruzione sono pianificati in base alle decisioni del Consiglio di Istituto, delle scelte educative e didattiche e delle metodologie adottate dai Consigli di classe. Questi viaggi possono comprendere completamento dei contenuti curricolari, sviluppo di competenze pratiche legate all’attività sportiva e motoria, educazione alla cittadinanza europea, potenziamento delle conoscenze linguistiche, potenziamento della formazione interdisciplinare e apertura verso i processi di internazionalizzazione.
Viaggi d’istruzione, costi e rimborsi per il personale docente impegnato
Spesso le agenzie di viaggi prevedono per i docenti accompagnatori le spese complete. Quando ciò non è previsto o ci sono spese aggiuntive necessarie, si può ottenere un rimborso presentato opportuna documentazione. In particolare, è necessario esibire uno scontrino che riporti il nome, il codice fiscale del docente e il dettaglio dei pasti consumati. Non spetta invece alcun recupero per il docente nel caso i giorni delle uscite/viaggi comprendano l’eventuale “giorno libero”, mentre potrebbe spettare il cosiddetto recupero compensativo nel caso i giorni del viaggio comprendano la domenica. Il riposo compensativo, però, potrebbe non essere così “automatico”, quindi è bene che anche questo aspetto sia oggetto di regolamentazione e di delibera degli organi collegiali. Si potrà stabilire se e con quali modalità spetti un eventuale riposo nel caso il viaggio comprenda la domenica o un giorno festivo.
Per quanto riguarda i viaggi in Italia, per missioni inferiori a 4 ore o entro 10 km non è previsto alcun rimborso. Per missioni superiori a 8 ore e inferiori a 12 ore, è previsto un solo rimborso pasto fino a un massimo di €22,26 (€30,55 per i dirigenti), sempre che venga presentata una fattura o una ricevuta fiscale. Per missioni superiori a 12 ore, è previsto il rimborso di due pasti giornalieri fino a un massimo di €44,26 (€61,10 per i dirigenti), sempre che vengano presentate le relative fatture o ricevute fiscali.
Le spese per il vitto devono essere documentate con fattura o ricevuta fiscale che riporti le generalità del docente. I docenti che usufruiscono di gratuità-pensione completa non hanno diritto a rimborso, mentre per i docenti che usufruiscono di mezza pensione, se non coprono tutti i giorni di missione, è previsto il rimborso di un pasto di andata e un pasto di ritorno, a condizione che siano trascorse almeno 8 ore tra la fine del trattamento alberghiero e l’arrivo in sede.
Per quanto riguarda i viaggi all’estero, i docenti che partecipano a viaggi di istruzione a cui l’alloggio, il vitto e il viaggio sono a carico dell’amministrazione o di terzi, non hanno diritto a rimborso spese. In caso di spese sostenute a carico del docente e non dell’amministrazione, è previsto il rimborso delle spese alberghiere, dei mezzi di trasporto e delle spese per il vitto, entro i limiti massimi giornalieri stabiliti dalla tabella ministeriale.
Il rimborso delle spese di viaggio è previsto secondo la normativa vigente, mentre per il rimborso delle spese alberghiere e dei mezzi di trasporto è necessario presentare i documenti di spesa in originale.
FAQ
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