Via le mascherine in classe per gli esami di Stato, spunta l’ipotesi: il Governo potrebbe decidere di togliere l’obbligo
Nonostante la sentenza del Tar del Lazio che ha rigettato il ricorso del Codacons, mantenendo dunque le mascherine in classe per gli esami di Stato, arriva però uno scenario diverso: il Governo potrebbe decidere di togliere l’obbligo considerando i dati epidemiologici in calo.
L’ipotesi che nelle ultime ore circola nel governo, riporta La Repubblica, dove si osservano i dati dei contagi e ci si prepara al 15 giugno, quando cadrà l’obbligo di vaccinazione per gli over 50 e anche quello di indossare le protezioni al chiuso.
L’esecutivo potrebbe però mantenere alcune regole restrittive, come chiede il ministero alla Salute, tradizionalmente molto cauto.
Come sappiamo, è previsto che le mascherine debbano essere indossate per tutto l’anno scolastico.
Tuttavia, nel Governo si sta valutando la possibilità di togliere la protezione ai ragazzi di quinta superiore, che dunque sosteranno la maturità.
Di contro, proprio nelle ultime ore il Tar del Lazio ha respinto il ricorso del Codacons, che chiedeva proprio di togliere le mascherine alla maturità.
I giudici amministrativi si sono basati ovviamente sulla norma attualmente in vigore. E dunque il Governo è libero di andare da un’altra parte.
Il Ministro Bianchi, in mattinata, si era espresso sul tema: “Quando a settembre abbiamo deciso di aprire le scuole in presenza abbiamo fatto un patto: garantire la sicurezza di tutti. La mascherina è il simbolo di questo patto di vicinanza. Si metta l’accento sul fatto che stiamo dando gli esami in maniera regolare, non che abbiamo la mascherina”.
Del resto, lo stesso Ministro aveva anche detto: “Attendiamo la decisione del Tar e poi il governo, ma non bisogna enfatizzare questo”, dunque mettendo in evidenza il fatto che la decisione comunque da attendere è quella dell’esecutivo.
Fra i più tenaci a far pressione in questi giorni sul far cadere l’obbligo di mascherina per gli esami di Stato, è il sottosegretario Rossano Sasso, che commenta la sentenza: “Il problema non è la sentenza del Tar, che ovviamente rispetto, quanto il mancato provvedimento del ministero della Salute per revocare l’obbligo“.
“Dover stare con la mascherina quando si è seduti al proprio posto – ribadisce il sottosegretario leghista, che ha più volte espresso la sua contrarietà all’obbligo almeno in questo ultimo scorcio di anno scolastico e soprattutto all’esame di maturità – è un nonsenso, soprattutto ora che si possono tenere le finestre aperte. Eminenti scienziati hanno ribadito più volte che non ci sono dati a conforto di questa imposizione. Si tratta – conclude – di una mera scelta ideologica su cui non posso essere d’accordo“.
Ma il 15 giugno scade anche l’obbligo di vaccinazione per gli over 50, i lavoratori della scuola e quelli delle forze dell’ordine. Come già anticipato in precedenza, nessuno vuole prorogare la legge.
Tuttavia continuano ad arrivare le sanzioni da 100 euro per chi non è in regola con le tre dosi. L’unica categoria per la quale l’obbligo arriverà fino alla fine dell’anno è quella dei lavoratori della sanità.