Venerdì 14 novembre: in piazza anche gli studenti
Gli studenti scenderanno in piazza venerdì 14 novembre, e si uniranno alle manifestazioni dei lavoratori previste lo stesso giorno.
Gli studenti chiedono azioni per garantire il diritto allo studio: denunciano che la Buona Scuola porterà le scuole al servizio delle imprese e ad aumentare la competizione fra studenti.
Gli studenti scenderanno in piazza venerdì 14 novembre, e si uniranno alle manifestazioni dei lavoratori previste lo stesso giorno.
Gli studenti chiedono azioni per garantire il diritto allo studio: denunciano che la Buona Scuola porterà le scuole al servizio delle imprese e ad aumentare la competizione fra studenti.
I ragazzi intendono protestare anche contro i tagli previsti dalla legge di stabilità al fondo per l’autonomia scolastica, ai corsi di recupero, all’alternanza scuola-lavoro, alla progettazione delle scuole, al personale ATA e alle supplenze brevi e, infine, contro i tagli alle regioni che porteranno a meno borse di studio. Faranno sentire la loro voce anche contro il lavoro gratuito o sottopagato, contro la precarietà e per un reddito minimo a sostegno di tutti.
Chiedono un maggiore investimento nell’istruzione e nel rinnovamento della didattica, il diritto ad un istruzione gratuita, una maggiore partecipazione degli studenti nelle scelte riguardanti la scuola, l’aumento dell’obbligo scolastico a 18 anni, la fine della precarietà lavorativa e la creazione di spazi sociali per gli studenti, con scuole aperte anche il pomeriggio.