Vecchioni: “Se venissero meno i genitori a scuola ci sarebbe meno sfacelo, secondo me”

Queste le parole di Roberto Vecchioni durante il secondo congresso Uil Scuola: “Gli insegnanti italiani sono i più bravi del mondo. Certo, se venissero a mancare i genitori a scuola ci sarebbe meno sfacelo, secondo me”, afferma.
“Bisogna credere – ha detto in un altro passaggio il cantautore – non si può vivere assolutamente atei, bisogna credere nella forza della propria umanità. Pasternak diceva: ‘questo mondo non è l’anticamera di una sala (che è il Paradiso), questo mondo è già un salone pieno di luci’. Già qui siamo nell’eternità, già qui dobbiamo fare il possibile per sentirci nobili, umani; poi se c’è Dio o non c’è, poco importa; abbiamo il dovere di essere uomini che fanno gesti grandi, belli, qui ed ora, in questo mondo”.
“I valori – ha proseguito – sembrano una parola retorica, antica, invece sono qualcosa di interminabile, che non finisce mai: sono il bello, il vero e il bene, a quello dobbiamo tendere. La sensibilità al bello purtroppo è spesso deturpata, oggi, da qualcosa di facile. E la vita spesso non permette di avere giovani all’altezza del lavoro che vorrebbero avere: serve la cultura. Quando si insegna per 5 anni la grammatica e la letteratura greca, si insegna che ogni cosa ha sterminate espressioni. Quando escono dalla bellissima cerimonia che è al scuola, i ragazzi hanno una corazza solida e sanno come rispondere e trovare le differenze: la vita è fatta di una infinità di sfumature”.
Infine spiega: “La cultura è causa-effetto, sensibilità verso l’altro, inglobare un mondo in un pensiero, saperlo concepire, è pazienza, capire gli altri anche quando sbagliano o potrebbero dire altro. La cultura ci viene dalla scuola, non da altro”.