Vecchioni: latino e greco, un’arma potentissima. E alle nipotine racconta favole e miti

Il cantautore Roberto Vecchioni, intervistato da Vanity Fair, spiega la sua canzone Vai, ragazzo in cui c’è un esplicito invito ai ragazzi a riscoprire gli studi classici.
“Trasmettere la passione per i greci e i latini – dice Roberto Vecchioni nell’intervista – è il tema della mia vita, ho sempre avuto voglia non solo di apprenderle ma anche di ridarle quelle cose, per questo ho insegnato trent’anni lettere classiche. Quello che cerco di far capire che il greco e il latino non sono esercizi da tradurre, ma un mondo da scoprire. La conoscenza fa star bene, è un’arma – segreta – in più.”
E a fine intervista, il cantautore si riscopre nonno attento alla formazione delle nipotine.
” Con i miei figli ho dato tantissimo nei colloqui, nelle discussioni, con le mie nipoti regalo favole, che sono importantissime, e loro hanno una straordinaria propensione per la lettura. Gli ho già raccontato l’Iliade e l’Odissea.”
“La sera, dopo mangiato, quando siamo in campagna, mi dicono “nonno, vorremmo sentire una storia”. Una nuova, o magari una di quelle che hanno già sentito, e che vogliono risapere. Come il mito di Narciso, il loro preferito, che si specchia nell’acqua e ci cade, la ninfa Eco lo ama ma perde pian piano la voce… ”