Vecchioni: “Cari docenti non abbiate paura, fate resistenza, siete i migliori del mondo” [VIDEO INTERVISTA]
Roberto Vecchioni, docente e cantautore, a margine del congresso Uil Scuola che si tiene a Roma, risponde alle domande di Orizzonte Scuola in merito alla professione docente. Parole di vicinanza nei confronti degli insegnanti.
Nel suo ultimo libro “Lezioni di volo e di atterraggio” parla di scuola e di insegnanti. In questo momento è difficile sognare una scuola migliore, è d’accordo?
“In questo momento è davvero difficile immaginare una scuola diversa, visto il momento storico, dove non sapremo dove andremo a finire con le elezioni. La scuola è sempre stata l’ancella. Gli insegnanti fanno resistenza, sono bravissimi, fanno quello che possono”.
Lei ha detto “La scuola funziona davvero solo se è capace di rompere gli schemi. Gli insegnanti italiani erano e sono i migliori del mondo”. Cosa li differenzia dagli altri colleghi europei?
“Per la cultura precedente, non c’è un Rinascimento come quello italiano. I docenti italiani sono i più colti d’Europa, conoscono la lingua latina e quella greca, abbiamo una conoscenza precisa delle parole, delle istituzioni. Abbiamo dei grandi insegnanti, importante è capire quando si è noiosi in classe e cambiare argomento”.
Qual è il suo ricordo più bello da insegnante? A lei cosa è rimasto dei suoi allievi?
“Ricordo quasi tutti i miei allievi. Il mio tempo è verticale, gli studenti sono sempre nel mio presente. Un ricordo? Quando un ragazzo è partito malissimo ed è arrivato finalmente bene. Ci sono ragazzi che sono partiti da 3 o 4 e poi sono stati promossi con un loro grande sforzo e anche nostro”.
Se potesse dare un consiglio a tutti gli insegnanti cosa vorrebbe dire loro?
“Non devo consigliare nulla, gli insegnanti italiani conoscono bene i loro allievi. Non si devono arrendere, di non aver paura. Tanti auguri perché siete forti”.