Vecchioni alla sua ultima classe: “La scuola è stato il senso della vita”. Gli ex studenti: “Premiava l’impegno. Voleva tirar fuori il meglio da noi”
Roberto Vecchioni, ha incontrato l’ultima classe in cui ha insegnato prima di andare in pensione, nel 1999. Il racconto di quest’incontro è affidato al programma Parole su Rai 1.
“Ricordo voi come se fosse oggi, ho un tempo dentro che rimane dentro, fisso. Gli anni di scuola sono stati il senso della vita. La scuola fatta così, parlandoci, tentando di capire i piccoli segreti, i misteri, le emozioni è il senso della vita”, ha detto Vecchioni, una volta visti i suoi ex alunni.
A quel punto sono intervenuti anche gli ex studenti, che hanno raccontato alcuni episodi. Come ad esempio come si svolgevano le interrogazioni: “Erano quasi sempre programmate e di gruppo. Il prof premiava molto l’impegno; magari l’interrogazione andava male ma lui ti premiava lo stesso. Invece se capiva che avevi studiato all’ultimo e di fretta…”, racconta qualche studente.
“Dovevamo sperare che vincesse l’Inter la domenica per evitare l’interrogazione il lunedì”, ha aggiunto un’altra ragazza.
E ancora: “Se vinceva l’Inter ogni tanto cancellava il voto peggiore. A me cancellò l’0,5 di una verifica di greco”, ha raccontato un altro ex studente.
Il Vecchioni-prof aveva un’idea sua di valutazione: “Una volta chiese a mia mamma di parlare di me, per un’ora. Non ci vedeva come numeri da incasellare, ma persone da cui tirar fuori il meglio”, ha detto un suo ex alunno.
Il cantautore in conclusione ha detto: “La scuola è insieme, la prima cosa che conta è accorgersi dell’altro, confrontarsi, non le materie. La scuola insegna prima a vederti dentro e poi a capire cosa c’è fuori. Se ti scruti dentro hai la forza e la capacità di superare tutto ciò che c’è fuori. Non bisogna lasciare dietro la storia, le radici di tutto. Bisogna andare a scuola, per essere uomini”.