Vandali entrano a scuola e distruggono bagni e arredi. E svuotano gli estintori. L’amarezza della DS: “La società sta andando a rotoli”

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A Latina si può parlare di emergenza vandalismo a scuola, con vandali che prendono di mira gli istituti scolastici presenti in alcune zone. L’ultimo episodio due giorni fa, ad un plesso del comprensivo Emma Castenuovo.

Questo è il settimo furto che subiamo dall’inizio dell’anno nei vari plessi. Tre volte sono entrati nella scuola media di via Po, una volta alla materna e altre due volte in via Bachelet. Quando sono entrati da noi so che hanno fatto incursione anche al liceo artistico, evidentemente questa zona è presa di mira. Però dall’inizio dell’anno sono troppi i furti nelle scuole, questa cosa mi sconvolge perché quando si prendono di mira i bambini significa che la società sta andando a rotoli“, spiega la dirigente scolastica a Il Messaggero.

L’ultimo atto vandalico ha spinto le famiglie ieri a non far entrare gli alunni a scuola, dato che l’istituto si trovava completamente sottosopra.

Hanno provocato danni seri – prosegue la dirigente scolastica -. Hanno svuotato tutti gli estintori, hanno rotto bagni, distrutto gli arredi, gli armadietti sia dei docenti che nelle classi. Stiamo cercando una ditta di pulizie per fare in modo che i bambini possano rientrare in classe sereni” spiega la dirigente.

Non ci sono stati grossi furti, quanto meno, non di grande valore: “Hanno portato via solo i pc vecchi, quelli che facciamo usare ai più piccoli per avviarli all’informatica, ma non hanno un grande valore. È il danno causato alla scuola e ai piccoli alunni quello che ferisce di più. Anche perché proprio la polvere degli estintori ha rovinato anche alcune cose che gli studenti dovevano utilizzare per le recite di fine anno. Oppure i lavori che hanno realizzato in questi mesi, sono veramente addolorata”, aggiunge la DS, che osserva: “Si sono mossi con troppa sicurezza, credo sia qualcuno che conosce bene il plesso“.

Proprio in questi giorni ci erano arrivati i preventivi per far istallare un impianto di allarme. Avevamo accantonato una cifra con l’intento proprio di mettere in sicurezza l’istituto, anche perché i fondi che ci sono arrivati anche con il Pnrr non possono essere utilizzati per questo scopo. Vediamo ora quanto ci costerà sistemare tutto e ripristinare lo stato dei luoghi”, ha concluso la dirigente.

 

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