Valutazione scuola primaria, Valditara: “Addio a frasi come ‘in via di prima acquisizione’ o ‘valutazione intermedia’. Eliminato il ‘gravemente insufficiente’
In un’intervista rilasciata a La Stampa, il ministro fa il punto sullo stato di avanzamento della riforma, già approvata in Senato e in commissione Cultura alla Camera, e si dice fiducioso che possa diventare legge entro settembre.
Tra le novità principali, l’introduzione di giudizi sintetici per la valutazione della condotta nelle scuole elementari, pensati per essere facilmente comprensibili da parte dei genitori. “Non troveranno più frasi come ‘in via di prima acquisizione’ o ‘valutazione intermedia’ ma parole chiare come: ottimo, buono, sufficiente e insufficiente”, spiega Valditara. Eliminato, invece, il giudizio “gravemente insufficiente”, sulla base del parere dei pedagogisti consultati.
La riforma punta a valorizzare l’impegno sociale degli studenti, rendendo obbligatorie le attività di cittadinanza solidale. “Si tratta di un cambio culturale, con la condotta che torna a contare nel percorso scolastico dello studente”, sottolinea il ministro.
Altro punto chiave della riforma è la trasformazione dell’istituto della sospensione, con l’obiettivo di favorire la permanenza a scuola degli studenti. “Più scuola e non meno scuola”, ribadisce Valditara.
Nell’intervista, il ministro affronta anche il tema dell’integrazione degli studenti stranieri, puntando l’attenzione sulla necessità di potenziare l’apprendimento della lingua italiana. “Da quest’anno partirà una piccola rivoluzione”, annuncia Valditara, “un percorso di potenziamento dell’apprendimento della lingua italiana con corsi pomeridiani extracurricolari in base al livello delle conoscenze e la formazione di personale specializzato nell’insegnamento dell’italiano agli studenti stranieri”.
L’obiettivo è quello di favorire una reale inclusione, che passi dalla conoscenza della lingua e della cultura italiana. “Esiste poi un tema di conoscenza della storia dei valori e dell’identità del nostro Paese”, conclude Valditara, sottolineando l’importanza di trasmettere un senso di appartenenza alla comunità nazionale.