Valutazione scuola primaria, ok del CSPI all’ordinanza ministeriale con osservazioni: “Linee guida ministeriali per supportare le scuole nell’applicazione della nuova valutazione”
Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, riunitosi in plenaria il 30 dicembre, ha dato parere favorevole, a maggioranza, alla nuova formulazione dell’Allegato A.
Come segnala Cisl Scuola, l’Allegato, modificato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, definisce i giudizi sintetici per la valutazione degli apprendimenti nella scuola primaria. Il CSPI, pur apprezzando il lavoro di approfondimento ministeriale, ha invitato l’Amministrazione a considerare le osservazioni già formulate nel parere del 18 novembre scorso (n. 136/2024).
In quella occasione, il Consiglio aveva sottolineato la necessità di accompagnare l’introduzione delle nuove modalità di valutazione con Linee Guida specifiche, utili a orientare le scuole. Inoltre, il CSPI aveva ribadito il carattere non prescrittivo dell’Allegato A, auspicando una riformulazione dei giudizi “sufficiente” e “non sufficiente”.
Il parere favorevole espresso il 30 dicembre è condizionato dall’assenza dell’ordinanza completa, modificata alla luce del precedente parere del CSPI.
Richiesta di Linee Guida e riformulazione dei giudizi: le osservazioni del CSPI
Il CSPI, nel parere del 18 novembre, aveva evidenziato l’importanza di Linee Guida ministeriali per supportare le scuole nell’applicazione della nuova valutazione. Le Linee Guida, secondo il Consiglio, dovrebbero suggerire criteri per la valutazione in itinere, come l’autonomia, la situazione e le risorse utilizzate, già presenti nell’Allegato A.
I criteri, a parere del CSPI, potrebbero essere utilizzati anche per descrivere i livelli di apprendimento correlati ai giudizi sintetici. Il Consiglio, inoltre, aveva richiesto una rimodulazione dei giudizi “sufficiente” e “non sufficiente”, al fine di renderli più efficaci per il miglioramento degli apprendimenti.
Il CSPI ha ribadito queste osservazioni nel parere del 30 dicembre, chiedendo all’Amministrazione di tenerne conto nella versione definitiva dell’ordinanza.
