Valutazione esterna istituzioni scolastiche. Ajello (Invalsi): non ci saranno pagelle, ma stimoli a proseguire nel miglioramento
Il presidente dell'Invalsi Ajello è intervenuta, tramite un'intervista su "Scuola24", riguardo alla valutazione esterna delle scuole.
Il presidente dell'Invalsi Ajello è intervenuta, tramite un'intervista su "Scuola24", riguardo alla valutazione esterna delle scuole.
Il Presidente ha ricordato, innanzitutto, la composizione dei nuclei di valutazione: un dirigente tecnico, ossia un ispettore, e due esperti, di cui appartenente al mondo della scuola e uno al mondo dell'Università, nello specifico un ricercatore o ingegnere gestionale, scelti entrambi attraverso una selezione pubblica.
Ha, quindi, indicato quali sono i compiti e le competenze di ciascuno dei suddetti componenti:
il dirigente tecnico è un esperto in materia di norme, procedure della scuola ed aspetti educativi;
l'esperto del mondo della scuola ha competenze didattiche;
l'esperto appartenente al mondo della ricerca o dell'ingegneria gestionale ha competenze nell’ambito delle scienze sociali e/o del mondo delle organizzazioni.
Le tre figure, insomma, si completano a vicenda, in modo da valutare le Scuole secondo le diverse prospettive che rappresentano.
Quanto alla finalità delle visite ispettive, non sono certo quelle di premiare o punire, a seconda degli esiti della valutazione, quanto piuttosto fornire un’attenta e puntuale valutazione del loro funzionamento e alcune raccomandazioni per perseguire il proprio miglioramento.
La valutazione avverrà tramite un'analisi documentale, primo fra tutti il RAV e tutti i documenti che la scuola riterrà opportuno mostrare; saranno, inoltre, intervistati DS, insegnanti, genitori e studenti.
I membri del nucleo di valutazione osserveranno anche spazi e attrezzature.
Il Presidente, infine, ha affermato che per il prossimo anno conta di incrementare il numero delle scuola da ispezionare.