Valutazione dei dirigenti scolastici, criticità dall’ANDIS: “Rischio discrezionalità e poco confronto”. E propone di estendere il sistema a tutto il personale scolastico

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Assenza di interlocuzione con il dirigente e l’utenza scolastica del territorio e discrezionalità dei descrittori sono le criticità espresse da ANDIS (Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici) in relazione alle nuove modalità di valutazione dei dirigenti scolastici.

Nella sua analisi, pur riconoscendo alcuni elementi di semplificazione del modello, l’Associazione ha individuato criticità significative, relative sia all’impianto metodologico, sia agli strumenti applicativi previsti.

Assenza di interlocuzione diretta e territoriale

Una delle principali osservazioni sollevate dall’ANDIS riguarda la mancanza di dialogo diretto con i dirigenti valutati. In particolare, viene lamentata l’assenza di momenti di confronto sullo sviluppo dei processi attivati e sui risultati ottenuti, nonché una scarsa attenzione al punto di vista dell’utenza scolastica e territoriale, rispetto agli effetti delle azioni dirigenziali in termini di relazioni e gradimento.

Discrezionalità nella valutazione comportamentale

Un ulteriore nodo critico è rappresentato dall’utilizzo della tabella A2, dedicata alla valutazione dei comportamenti professionali e organizzativi del dirigente. Secondo l’ANDIS, alcuni descrittori risultano eccessivamente generici e lasciano ampie margini di discrezionalità nella loro applicazione, specie in assenza di evidenze documentali a supporto.

Una valutazione da estendere al personale scolastico

L’Associazione ritiene inoltre che, in un’ottica di valutazione finalizzata al miglioramento dei processi, sia opportuno estendere il sistema di valutazione anche al personale scolastico. In questo modo, la valutazione del dirigente assumerebbe maggiore completezza e coerenza, riflettendo la natura collegiale e sistemica dell’organizzazione scolastica.

Come funziona il nuovo sistema di valutazione

Ambiti di riferimento

Il modello valuta le competenze professionali dei Dirigenti scolastici su quattro assi:

  • gestione e organizzazione, con attenzione a trasparenza ed efficienza;

  • valorizzazione delle risorse umane;

  • analisi della realtà scolastica e progettazione degli interventi di miglioramento;

  • relazioni con la comunità scolastica e il territorio.

Procedura di valutazione

Il processo si articola in più fasi:

  • definizione degli obiettivi da parte dei Capi Dipartimento;

  • assegnazione degli obiettivi ai dirigenti da parte dei Direttori degli USR;

  • valutazione dei risultati rispetto agli obiettivi assegnati, a cura dei Direttori USR;

  • eventuale fase di contraddittorio con il dirigente valutato.

Attribuzione del punteggio

Il punteggio massimo è pari a 100 punti, suddivisi in due sezioni:

  • fino a 80 punti per il raggiungimento degli obiettivi (indicatori quantitativi e qualitativi);

  • fino a 20 punti per la valutazione dei comportamenti professionali, secondo la tabella A2.

Un punteggio uguale o inferiore a 30 determina una valutazione negativa.

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