Valutazione alunni, ammissione all’anno successivo non sarà scontata. Anief: giusto così

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Anief – “È vero che la didattica a distanza non è come quella in presenza, ma bisogna anche premiare la buona volontà di chi si è messo in gioco, piuttosto che invece un ‘libera tutti’”

A dirlo, in un’intervista a Italia Stampa, è il presidente nazionale del giovane sindacato, commentando le ordinanze ministeriali sullo svolgimento degli Esami di Stato delle classi V della scuola secondaria di secondo grado, delle classi terze della secondaria di primo grado e sulla valutazione di fine anno scolastico di tutti gli alunni. Nel testo riguardante gli scrutini di fine anno si conferma la linea della ministra Lucia Azzolina, che ha assicurato: “Non sarà un sei politico”, facendo riferimento anche alla possibilità di assegnare voti inferiori alla sufficienza. Saranno due i casi in cui i Consigli di Classe potranno optare per la non ammissione alla classe successiva: quelli degli alunni che già prima della sospensione delle attività avevano superato il monte ore individuale o che si sono resi protagonisti di gravissimi provvedimenti disciplinari.

Il ministero ha dunque emesso le tre ordinanze sulla valutazione di fine anno scolastico degli studenti e sugli esami di Stato della secondaria di primo e secondo grado: secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “quelle pubblicate sono delle ordinanze che rispecchiano alcune indicazioni che ha portato avanti il sindacato. La prima è quella di fare esami di Stato soltanto in sicurezza”. A questo proposito, la ministra Lucia Azzolina “ha dichiarato che laddove la curva epidemiologica in alcune parti del territorio dovesse aumentare piuttosto che diminuire, comunque questi esami si dovranno fare in modalità telematica a distanza e non in presenza. Questo è molto importante”.

Dopo aver dichiarato che “è altrettanto importante la nuova distribuzione dei voti” da assegnare agli studenti maturandi, il sindacalista autonomo ha detto che una volta appurato che gli studenti “hanno frequentato la didattica a distanza senza problemi di connessione, allora è giusto non assegnare promozioni automatiche, ma andare a verificare chi in questi mesi ha comunque interagito con il personale docente ed è riuscito a farlo al meglio e migliorando le proprie competenze”.

“Queste – ha concluso Pacifico – sono delle osservazioni importanti che il ministro ha comunque recepito rispetto alle osservazioni del sindacato. Ora non ci resta che vedere se e come far ripartire la nostra scuola in sicurezza, perché bisogna coniugare il diritto alla salute con il diritto all’istruzione”.

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