Valutazione alla scuola primaria, Calza (Flc Cgil): “Il ritorno ai giudizi sintetici è inefficace per il processo di approfondimento degli alunni” [VIDEO INTERVISTA]

Manuela Calza, rappresentante della segretaria nazionale della Flc Cgil, lancia un monito al governo: non mettere in discussione il giudizio descrittivo nella scuola primaria. La sua voce si unisce a quella di una rete di associazioni.
Un emendamento del governo, presentato in Senato il 7 febbraio scorso, propone di smantellare la riforma che introduceva il giudizio descrittivo alla primaria, appena tre anni fa.
La rete di associazioni critica la decisione, definendola immotivata dal punto di vista pedagogico e dannosa per il sistema scolastico. Si sottolinea la mancanza di una valutazione seria del processo di riforma e di un dialogo con il mondo della scuola e della ricerca.
Manuela Calza interviene ai microfoni di Orizzonte Scuola e sottolinea l’importanza della valutazione formativa per una scuola inclusiva. La valutazione formativa, a suo avviso, contrasta l’idea di una scuola selettiva e mette al centro le bambine e i bambini.
Il modello valutativo introdotto nel 2020 ha portato innovazioni alla scuola primaria e, secondo Calza, dovrebbe essere esteso agli altri ordini di scuola. Calza critica il ritorno a voti e giudizi sintetici, ritenendoli inefficaci nel descrivere il processo di apprendimento degli alunni. La valutazione formativa, invece, offre strumenti conoscitivi per un apprendimento basato sul valore della conoscenza.
La rete di associazioni auspica un monitoraggio delle esperienze con il giudizio descrittivo per migliorarlo, ma rifiuta lo smantellamento della riforma. L’obiettivo è una scuola che promuova la cittadinanza e lo sviluppo della personalità degli alunni, e la valutazione formativa è vista come uno strumento fondamentale per raggiungere questo obiettivo.