Valorizzazione insegnanti, 25 euro al mese medi non bastano: Anief chiede di triplicarli

Garantire al corpo docente della scuola, che percepisce stipendi nettamente inferiori a quelli che dovrebbe avere, almeno delle indennità di valorizzazione pari a quelle assegnate a altri comparti: a rivendicarlo è il sindacato Anief, con uno degli 11 emendamenti presentati dal giovane sindacato per migliorare la Legge di Bilancio 2022 approvata poco prima di Natale a Palazzo Madama e in procinto di essere votata anche dai deputati della Camera dei Deputati. Attualmente, infatti, con il testo approvato si garantirebbero 300 milioni complessivi per la categoria, che corrispondono a poco più di 300 euro annui, pari a circa 25 euro al mese.
Attraverso l’emendamento, l’organizzazione sindacale guidata da Marcello Pacifico chiede di produrre uno sforzo ulteriore stanziando “per il personale docente scolastico le stesse risorse stanziate per il personale di altri comparti pubblici” anche alla luce delle “complessità delle mansioni svolte dal personale docente. In questo modo”: in questo modo, si legge nella motivazione dell’emendamento di natura sindacale, “sarebbero stanziati mille euro” annui medi “per la valorizzazione della professionalità per ogni insegnante per le scuole autonome in contrattazione integrativa”, così da assegnare mediamente ad ogni docente un incremento di 75 euro al mese.
L’EMENDAMENTO PROPOSTO DA ANIEF
Aumento fondo per valorizzazione professione docente
Al comma 327, le parole “300 milioni” sono sostituite con “900 milioni”.
Motivazione: l’ulteriore stanziamento previsto intende garantire per il personale docente scolastico le stesse risorse stanziate per il personale di altri comparti pubblici ed è giustificato comunque dalla complessità delle mansioni svolte dal personale docente. In questo modo, sarebbero stanziati mille euro per la valorizzazione della professionalità per ogni insegnante per le scuole autonome in contrattazione integrativa.