Valditara: “Supplenti di sostegno 3 anni sulla stessa cattedra su richiesta delle famiglie. Soluzione per continuità didattica e 80 mila precari”

“Siamo riusciti a stipulare 13.354 contratti a tempo determinato finalizzati alle immissioni in ruolo. E anche questi docenti sono stati vincolati sulla cattedra di sostegno per 3 anni. Sia gli insegnanti neoassunti che gli altri hanno l’obbligo”.
Lo ha detto il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara nel suo intervento al Senato in occasione della “Celebrazione del 15° anniversario della ratifica della Convenzione delle Nazioni unite sui diritti delle persone con disabilità”.
Il Ministro parte dai numeri: “Gli studenti con disabilità che frequentano la scuola italiana sono il 4,1% del totale, con un preoccupante aumento annuo del 7%. È evidente che dobbiamo trasformare questo incremento preoccupante in una politica sempre più energica e attiva, per far sì che la scuola costituzionale possa funzionare davvero“.
“Il piano straordinario avviato – ha sottolineato Valditara – ha permesso di effettuare 13.354 immissioni in ruolo di docenti di sostegno, con una maggiore copertura dei posti rispetto all’anno precedente pari a 3.793 unità e al netto dei pensionamenti abbiamo avuto un incremento di 12.794 unità di docenti di ruolo forniti di specializzazione. Poi con la ‘mini-call’ veloce siamo riusciti, rovesciando un’impostazione che purtroppo negli anni precedenti vedeva andare deserta una disponibilità di posti, soprattutto in determinate aree del Paese, a rendere possibili 2.442 contratti a tempo determinato, finalizzati all’immissione in ruolo; e anche questi docenti, come quelli messi in ruolo, sono stati per la prima volta vincolati a rimanere su quella cattedra di sostegno per tre anni. È un’altra grande sfida importante“.
“Io ho lanciato una proposta nel decreto semplificazione, ovvero quella di estendere, su richiesta della famiglie, se soddisfatte, di far restare per 3 anni quell’insegnante su quella cattedra“, spiega Valditara, facendo riferimento alla misura prevista nel decreto semplificazioni, la cui bozza prevede infatti la conferma per 3 anni dei supplenti sul sostegno, solo se le famiglie lo dovessero richiedere.
Per il Ministro tale misura sarebbe “importante per la continuità didattica“, e andrebbe a coinvolgere “80 mila docenti, ovvero 80 mila cambiamenti per gli alunni. Non si tratta di andare a pregiudicare chi è di ruolo ma significa affrontare 80 mila situazioni di precariato“.
Poi sugli specializzati sul sostegno: “Le Università hanno fatto uno sforzo importante. Ma non basta. Soprattutto nel Nord ci sono troppi pochi posti di specializzazione sul sostegno. Dobbiamo trovare tutti delle soluzioni. Il rischio è che in alcune aree de Paese non ci siano posti. Anche il trasferimento al Nord è difficile. Dobbiamo risolvere questo che è un altro problema“.
“Poi c’è la sfida dell’intelligenza artificiale“, ha proseguito Valditata. “Abbiamo investito 25 milioni di euro per le strumentazioni digitali, per gli ausili per gli alunni con disabilità. Dobbiamo continuare ad investire“.
“Poi riguardo gli straordinari investimenti, sia del Pnrr ma anche gli investimenti aggiuntivi che abbiamo trovato noi da 1,2 mld, tanta roba, per l’edilizia scolastica, una parte importante l’abbiamo destinata all’abbattimento delle barriere architettoniche: è una grande battaglia di civiltà, non ci può essere inclusione se nelle scuole ci sono barriere architettoniche. E infine il trasporto degli alunni con disabilità. Dalle scuole si può imparare molto. Ci sono buone pratiche che possono diventare comuni, diffuse a tutta la scuola italiana. Far conoscere ciò che di positivo si sta facendo, diffonderle, far sì che diventino la regolarità nella scuola italiana è un messaggio molto importante“, ha concluso Valditara.