Valditara: “Riforma della valutazione alla scuola primaria per dare più chiarezza a famiglie e studenti”

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, al Forum Adnkronos al Palazzo dell’Informazione, ha illustrato i punti salienti della sua riforma per la scuola.
Pagelle più chiare con giudizi sintetici e analitici
“La riforma dei giudizi serve per fare maggiore chiarezza in modo che le famiglie e gli studenti sappiano qual è il livello dei loro apprendimenti”. Accanto a dei giudizi analitici più complessi e tecnici, utili ai docenti per ricostruire il percorso dello studente, ci sarà una pagella con voti sintetici: ottimo, buono, sufficiente e insufficiente. “Ciò garantirà una rappresentazione molto evidente, utile per capire come migliorare”.
Riforma del voto in condotta
“La riforma del voto in condotta, in fase di approvazione al Senato, ridà valore al comportamento e cambia il senso delle sospensioni”. Esse non saranno più un premio, con lo studente che resta a casa, ma un’occasione per fare più scuola, più studio e svolgere attività di cittadinanza solidale.
Obiettivi della riforma
Le riforme di Valditara mirano a migliorare la chiarezza e la trasparenza del sistema di valutazione, a rafforzare il ruolo della scuola nella formazione del carattere degli studenti e a promuovere il senso di responsabilità e di cittadinanza.
Reazioni alla riforma
La riforma ha acceso un acceso dibattito tra le diverse componenti del mondo della scuola. Alcune critiche si concentrano sul ritorno al voto numerico in condotta, visto come un passo indietro rispetto a una valutazione più formativa. Altri dubbi riguardano l’eccessiva enfasi sul comportamento rispetto all’apprendimento. I sostenitori della riforma, invece, plaudono al ritorno a una maggiore chiarezza e oggettività nella valutazione. Apprezzano anche il nuovo ruolo del voto in condotta, che non si limita più a sanzionare le infrazioni, ma diventa uno strumento per educare gli studenti alla responsabilità e al rispetto delle regole.
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L’emendamento del Governo
All’articolo, apportare le seguenti modificazioni:
1) al comma 1, lettera a), è premessa la seguente:
“0 a) all’articolo 2, comma 1, le parole: “nel primo ciclo” sono sostituite dalle seguenti: “nella scuola secondaria di primo grado” ed è aggiunto, in fine, il seguente periodo: ‘A decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, la valutazione periodica e finale degli apprendimenti, ivi compreso l’insegnamento di educazione civica, delle alunne e degli alunni delle classi della scuola primaria è espressa con giudizi sintetici correlati alla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti. Le modalità della valutazione di cui al primo e al secondo periodo sono definite con ordinanza del Ministro dell’istruzione e del Merito’.
2) dopo il comma 1, è inserito il seguente: ‘1-bis. All’articolo 1 del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2020, n. 41, il comma 2-bis è abrogato’.
3) al comma 4, lettera b), dopo il numero 3), è inserito il seguente: “3-bis) prevedere la votazione in decimi per la valutazione periodica e per quella finale degli apprendimenti delle studentesse e degli studenti del secondo ciclo di istruzione, in ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni nazionali per i licei e dalle Linee guida per gli istituti tecnici e professionali”.