Valditara: “Ridare autorevolezza ai docenti, pilastro della scuola del futuro. L’intelligenza artificiale li supporterà, ma controllo e guida resteranno sempre nelle loro mani”

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L’importanza dell’innovazione scientifica nell’educazione dei giovani cittadini è stata al centro di un’intervista al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, condotta da Ilaria Iacoviello della Fondazione Leonardo.

Il Ministro ha sottolineato l’impegno del governo nell’investire 600 milioni di euro nella formazione degli insegnanti, con l’obiettivo di colmare i divari di genere e promuovere una nuova didattica delle materie STEM, basata sull’apprendimento concreto e l’esperienza diretta.

Un esempio? Per spiegare le leggi della fluidodinamica, si partirà dal funzionamento di un aereo, anziché da formule astratte, per poi arrivare alla teoria. Questo approccio mira a coinvolgere tutti gli studenti, anche quelli che non si sentono portati per la matematica o la fisica.

L’intelligenza artificiale avrà un ruolo chiave nella “scuola del futuro”, personalizzando l’insegnamento e la didattica in base alle esigenze e ai talenti di ogni studente. L’IA supporterà sia i docenti che gli studenti nel percorso formativo, ma il controllo e la guida resteranno sempre in mano agli insegnanti.

Ridare autorevolezza alla figura del docente è fondamentale. Il Ministro ha sottolineato l’importanza di ricostruire il rispetto per questa professione, anche attraverso un miglioramento delle condizioni economiche. I recenti contratti hanno portato ad un aumento medio dello stipendio dei docenti, portando l’Italia a superare paesi come Francia, Svezia e Finlandia in termini di potere d’acquisto.

L’intervista ha affrontato anche le preoccupazioni dei giovani riguardo all’IA e alla robotica. Il Ministro ha rassicurato che il controllo di queste tecnologie resterà sempre in mano agli esseri umani, sottolineando l’importanza di un profilo etico nell’utilizzo dell’IA.

L’educazione digitale è fondamentale, ma non deve sostituire l’apprendimento tradizionale. I bambini devono iniziare con carta, penna e libri per stimolare la memoria, la creatività e la fantasia, per poi passare gradualmente ai tablet e all’intelligenza artificiale.

Il divario di genere nelle materie STEM è un problema da affrontare. Le risorse investite mirano a incoraggiare una didattica che favorisca il coinvolgimento delle ragazze, partendo dalla concretezza per arrivare alla teoria. Inoltre, percorsi extracurriculari di potenziamento possono aiutare a colmare le lacune e stimolare l’interesse delle studentesse.

La collaborazione tra scuole superiori e università è fondamentale. La riforma degli ITS e la valorizzazione della filiera tecnico-professionale sono strategiche per il paese, mettendo in relazione la formazione con il mondo dell’impresa e l’internazionalizzazione.

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