Valditara ribadisce: “Basta cellulari a scuola, danneggiano le facoltà intellettive degli alunni”

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Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, torna a far parlare di sé e lo fa ribadendo la sua ferma posizione contro l’uso dei cellulari in classe.

Ospite della trasmissione “A casa di Maria Latella” su Rai 3, il Ministro ha definito gli smartphone dannosi per lo sviluppo cognitivo degli studenti, citando a supporto della sua tesi diversi studi internazionali. “Tutti gli studi internazionali – ha affermato Valditara – hanno dimostrato che l’uso precoce del cellulare danneggia le facoltà intellettive dei nostri bambini, dei nostri ragazzi”.

Non solo studi indipendenti, anche l’OCSE avrebbe espresso preoccupazioni simili, in particolare per quanto riguarda l’apprendimento della matematica. Preoccupazioni che lo stesso Valditara ha avuto modo di approfondire con i rappresentanti dell’organizzazione durante il G7 sull’istruzione a Trieste.

Ma la crociata del Ministro contro i cellulari non si ferma qui. Valditara si è spinto oltre, lanciando un appello accorato ai genitori: “Quando mettete a letto il vostro figlio piccolo, anziché mettergli in mano il cellulare perché è comodo, è comodo, è facile, poi vi racconterò anche un aneddoto in questo senso, leggete una bella storia con un libro”. Un invito a riscoprire il valore della lettura condivisa, un momento prezioso di intimità familiare che, secondo il Ministro, non può essere sostituito da uno schermo.

E se da un lato Valditara demonizza i cellulari, dall’altro promuove a gran voce l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella didattica. Una tecnologia che, a suo dire, non va demonizzata ma, al contrario, rappresenta una risorsa preziosa per personalizzare l’apprendimento e supportare gli insegnanti.

A dimostrazione della sua tesi, il Ministro ha citato l’esempio virtuoso di Platì, in Calabria, dove è stata avviata una sperimentazione che prevede l’utilizzo di assistenti virtuali per ogni studente. Un progetto pilota che mira a contrastare la dispersione scolastica, un problema particolarmente sentito in quell’area, fornendo agli studenti un supporto personalizzato e mirato.

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