Valditara pronto a fermare il boom di ricorsi contro le bocciature: già costituito un gruppo di lavoro composto da esperti

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Giuseppe Valditara vuole provare a bloccare i continui ricorsi dei genitori contro le bocciature dei figli. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito lo ha detto chiaramente commentando la vicenda di Tivoli, che ha visto il TAR revocare la decisione del consiglio di classe che aveva deciso a giugno di bocciare una studentessa con ben 6 insufficienze.

Il caso di Tivoli pone infatti l’accento sulla continue “intromissioni” dei tribunali sulle decisioni dei Consigli di classe, secondo Valditara.

Già aveva destato clamore l’esclusione dalla maturità di una studentessa di Trento, poi ammessa dal TAR a partecipare alle prove suppletive. 

Al di là dei fatti di cronaca di Tivoli o Trento, la questione ricorsi contro la bocciatura esiste. Ecco allora che Valditara ha già pronto un piano: “ho costituito un gruppo di lavoro composto da esperti nel diritto scolastico e nella giurisprudenza amministrativa per definire norme più stringenti affinché, nel rispetto dei diritti di ogni cittadino e fatte salve le verifiche sulla regolarità delle procedure, non vengano messe in discussione valutazioni puramente tecniche che presuppongono specifiche competenze interne all’ordinamento scolastico”, ha detto il numero uno di Viale Trastevere, che spalleggiato da una buona parte della maggioranza di Governo intervenuta a commentare la questione, potrebbe trovare la strada legislativa per portare fino in fondo l’idea e provare a “neutralizzare” gli interventi dei giudici.

Peraltro l’obiettivo ultimo di Valditara senza dubbio non sarebbe colpire la giustizia ma sensibilizzare le famiglie: “Occorre però anche allargare il discorso verso una responsabilizzazione dei genitori all’interno dell’alleanza educativa che non deve contrapporre famiglie e scuola nell’interesse innanzitutto dei giovani”.

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