Valditara sullo stipendio: “Per i docenti 160 euro in più al mese grazie all’ultima legge di Bilancio”
Stipendio insegnanti: dovrebbero essere accreditati in media 160 euro in più al mese, grazie agli effetti dell’ultima legge di Bilancio. Lo ha ricordato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara precisando che “nel passato contratto” c’erano stati 124 euro al mese aggiuntivi in busta paga per la categoria, riporta Tgcom24.
Da dove derivano i 160 euro
Il rapporto semestrale dell’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni ha evidenziato un aumento globale delle retribuzioni per il triennio 2022-2024, con una dotazione finanziaria di circa 10 miliardi di euro.
L’aumento è inoltre l’effetto del “decreto anticipi” (D.L. n. 145/2023), che ha portato a un aumento congiunturale del 16,6% delle retribuzioni nel pubblico impiego nel dicembre 2023.
L’aumento ha portato ad un beneficio medio di circa 160 euro al mese a regime (ossia non bisogna considerare il singolo mese ma la suddivisione delle cifre percepite).
E’ veramente così? Forse una percezione maggiore (l’ultima tranche di aumenti, con arretrati, è stata incassata lo scorzo 22 marzo) si potrà avere nelle mensilità da aprile 2024 in poi, detratte le consuete addizionali regionali e comunali. L’importo è già visibile nell’area riservata di NoIPA
Prossimo CCNL 2022/24
Una cifra di cui il Ministro aveva già parlato, anche in relazione al nuovo Contratto, ancora da stipulare e che potrebbe portare ad un aumento complessivo di 300 euro in media in due anni.
Grazie a questi aumenti, secondo i dati Invalsi, l’Italia ha superato nazioni come Francia, Portogallo, Finlandia e Svezia in termini di retribuzione dei docenti, adeguata al costo della vita.
Classi pollaio ed edilizia scolastica
Il ministro ha poi chiarito, sul problema delle classi pollaio, che “il mantenimento delle scuole è un compito degli enti locali. Noi abbiamo stanziato più di cinque miliardi di euro per l’intero sistema italiano, cifra mai vista prima, di cui tre miliardi e 900 milioni con i fondi del Pnrr, e un miliardo trovato da noi nel bilancio del ministero“.
E ancora, per quanto riguarda l’edilizia scolastica: “Quasi il 20 per cento delle scuole italiane – ha rilevato il ministro a margine dell’evento ‘Valore Italia’ organizzato dalla Lega a Bari – vengono ristrutturate e una parte importante di queste risorse va alla Puglia. Ora ci aspettiamo che gli enti locali facciano la loro parte“.
Valditara ha ricordato che è stato anche varato “un piano di semplificazione importante per quanto riguarda gli appalti nell’edilizia scolastica, che ha consentito di raggiungere il target del Pnrr“.