Valditara: “Orientamento a partire dalla terza media, il lavoro è un valore costituzionale”. E poi afferma: “Il patriarcato è finito, problema è il maschilismo”

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In una lunga intervista a Italia Oggi, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha illustrato il nuovo piano di orientamento per gli studenti di terza media, avviato con una lettera alle famiglie corredata da dati occupazionali forniti dalle associazioni datoriali.

“Il lavoro è un valore costituzionale”, ha affermato Valditara, “e la scuola non può ignorare il mondo esterno. Orientare significa valorizzare i talenti dei ragazzi, ma anche informarli sulle prospettive lavorative”. Il Ministro ha difeso l’iniziativa dalle critiche, sottolineando l’importanza di scelte consapevoli per il futuro dei giovani. Inoltre ha ribadito la sua posizione sui femminicidi, definendoli “la punta di un iceberg di maschilismo” e rivendicando la necessità di affrontare il problema in modo completo.

L’invio della lettera alle famiglie, secondo Valditara, è coerente con l’importanza attribuita all’orientamento e si integra con l’introduzione dei docenti tutor e orientatori. I dati occupazionali allegati evidenziano il divario tra domanda e offerta di lavoro, con quasi mezzo milione di posti vacanti previsti nei prossimi quattro anni per mancanza di profili adeguati. “Informare le famiglie sulle prospettive dei diversi indirizzi di studio non svilirà i sogni dei giovani”, ha assicurato il Ministro, “ma li aiuterà a fare scelte più consapevoli, tenendo conto delle proprie inclinazioni e delle richieste del mercato del lavoro”.

Valditara ha poi difeso la riforma del 4+2 dell’istruzione tecnica e professionale, che prevede programmi aggiornati e un dialogo con le imprese, e ha ribadito l’importanza del potenziamento di italiano, matematica e inglese.

Infine, ha risposto alle critiche ricevute per le sue parole sui femminicidi, sottolineando la necessità di affrontare il problema del maschilismo e della devianza, e ha ricordato l’impegno del governo per l’integrazione degli studenti stranieri, con finanziamenti per corsi di italiano: “Io ho fatto un ragionamento molto più articolato, di cui alcuni hanno preso quanto faceva comodo per costruire una polemica strumentale. E che lo si faccia quando si parla di donne oltraggiate, uccise lo trovo molto grave. Parto dal patriarcato. Ci sono illustri intellettuali anche di sinistra che lo hanno sostenuto prima di me, senza destare nessuno scalpore, penso a Paolo Crepet e a Massimo Cacciari: il patriarcato, come potere del padre, nella società italiana e nella famiglia è finito. Il problema non è la figura del padre e neppure della madre, che anzi purtroppo sono sempre più sbiadite come punti di rifermento per i figli, il problema è il maschilismo, che conduce alla discriminazione sul posto di lavoro, alla violenza fisica e morale e infine al femminicidio”.

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