Valditara: “Olio e vino dei nostri istituti agrari sia messo in vendita. 335 milioni di euro per i percorsi didattici”
Il Ministro Valditara partecipando all’iniziativa “Olio extravergine di oliva, nuovi percorsi didattici negli Istituti alberghieri per un’eccellenza della cucina italiana” all’Istituto Professionale per i Servizi per Enogastronomia ed Ospitalità Alberghiera Vincenzo Gioberti, a Roma, ha lanciato dei forti messaggi dedicati alle produzioni del nostro Paese e ai percorsi didattici per formare degli operatori capaci di realizzare produzioni di altissimo livello.
Dichiara così Valditara: “Oggi noi celebriamo con questa iniziativa bellissima innanzitutto un momento di identità del nostro Paese e cioè l’olio italiano e questo credo che sia il primo elemento forte che noi dobbiamo ricordare in questa iniziativa.
Poi celebriamo anche la qualità dei nostri docenti perché se noi riusciamo a trasmettere nel corso degli anni la capacità di creare un prodotto di tale eccellenza è anche perché abbiamo delle scuole che sanno come formare degli operatori capaci di realizzare produzioni di altissimo livello.
E poi celebriamo anche l’unione fra due modelli formativi: il modello formativo degli istituti agrari e il modello formativo degli istituti alberghieri che necessariamente devono andare di pari passo”.
“Oggi noi celebriamo la straordinaria capacità di trasformazione, di utilizzazione e di valorizzazione dell’olio fatto dagli alberghieri, ma celebriamo anche la straordinaria capacità di produzione di questo magnifico elemento fatta dagli istituti agrari. Non è un caso che noi per queste due eccellenze didattiche investiamo qualcosa come 335 milioni di euro“ ha evidenziato il ministro.
Complessivamente fra istituti agrari e alberghieri investiamo una cifra veramente imponente di risorse. Perché siamo convinti che in questi settori noi abbiamo una straordinaria opportunità per i nostri giovani. Sono due fra i settori formativi maggiormente richiesti dal mondo della produzione, dal mondo del lavoro”.
Valditara ha continuato parlando dell’importanza di esportare la formazione italiana per promuovere il Made in Italy nel mondo. E ha detto: “Noi dobbiamo avere la capacità di esportare la nostra formazione e quindi di esportare, a seguire, la nostra produzione, laddove vi siano straordinarie potenzialità. Così come dobbiamo essere in grado di valorizzare anche il prodotto del Made in Italy, il prodotto anche delle nostre scuole”.
L’evento ha messo in luce il ruolo cruciale degli istituti alberghieri e agrari italiani, considerati dal ministro un punto di riferimento per molti paesi, anche extraeuropei. “Dobbiamo avere il coraggio di far riconoscere questa eccellenza italiana in giro per il mondo. La qualità delle scuole italiane può contribuire alla creazione di opportunità economiche e alla diffusione del prestigio del Made in Italy.”
Infine conclude il ministro: “Voglio rilanciare un’idea che sto coltivando e che spero di poter realizzare rapidamente: quella di far sì che la produzione di eccellenza delle nostre scuole, perché queste scuole producono beni di grande qualità, possa essere anche venduta e diffusa, fatta conoscere anche non soltanto agli italiani ma agli stranieri che arrivano in Italia.
Mi piacerebbe tanto, per esempio, che l’olio, il vino, la produzione di questi istituti, che talvolta è veramente di altissimo livello, la si possa ritrovare negli aeroporti, nelle stazioni, che anche questo contribuisca a dare un’immagine alta di una scuola che deve essere sempre più considerata una scuola di eccellenza”.