Valditara: “La scuola deve insegnare a vivere in armonia. Basta con la pedagogia dello spontaneismo espressivo”

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha ribadito la necessità di una “rivoluzione culturale” che ponga al centro la libertà individuale, la sussidiarietà e il federalismo.
In un’intervista a Il Giornale, ha criticato le élite burocratiche europee, accusate di soffocare i territori con regole eccessive e una gestione tecnocratica. “La Lega difende la sovranità popolare, principio cardine della Costituzione”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di un’Europa che favorisca il libero scambio anziché imporre vincoli asfissianti.
Scuola e legalità: sanzioni e rispetto
Valditara ha tracciato un quadro preoccupante della scuola italiana, segnalando episodi di violenza contro i docenti e vandalismo. “Chi rompe paga”, ha affermato, annunciando sanzioni più severe per gli studenti aggressivi, comprese attività di cittadinanza solidale come il volontariato. Il ministro ha anche criticato la pedagogia dello spontaneismo espressivo, promuovendo invece il recupero della grammatica, del corsivo e dello studio mnemonico. “Il voto in condotta influenzerà la media finale”, ha aggiunto, ribadendo l’importanza del rispetto delle regole.
Educazione civica e contrasto alla violenza di genere
Sul tema dei femminicidi, Valditara ha annunciato l’introduzione di linee guida per l’educazione al rispetto della donna, con attività di peer tutoring e monitoraggio dei risultati. “La scuola deve insegnare a vivere in armonia”, ha concluso, evidenziando l’obiettivo di formare cittadini responsabili e contrastare ogni forma di bullismo e violenza.
Scuola e lavoro: le proposte per i giovani
Durante l’assise, è stata approvata una mozione promossa dal Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che punta a contrastare il disagio giovanile attraverso politiche attive. I dati presentati sono allarmanti: in Italia, gli under 25 rappresentano solo il 18% della popolazione, con un 23% di NEET (giovani che non studiano e non lavorano) e un crescente senso di isolamento (25%) e incertezza (64%).
La mozione prevede azioni concrete, tra cui un tavolo di monitoraggio trimestrale e reti territoriali per prevenire emarginazione e criminalità giovanile (+14% nel 2023). Al centro c’è la riforma scolastica di Valditara, con il modello 4+2 per l’istruzione tecnico-professionale, pensato per accelerare l’ingresso nel mondo del lavoro. Altri interventi riguardano la lotta alla dispersione scolastica e al consumo di droghe (30% degli studenti 15-19 anni), con programmi educativi che coinvolgono scuole e famiglie.
Più risorse per i docenti, priorità nella prossima legge di bilancio
Il Congresso ha ribadito l’impegno a valorizzare gli insegnanti, chiedendo nuovi stanziamenti per migliorarne lo stipendio e il prestigio sociale. L’obiettivo è sostenere le riforme già avviate dai ministri Valditara e Giorgetti, considerando il corpo docente fondamentale per il futuro del Paese. Tra le priorità, anche il rafforzamento dell’educazione civica e il contrasto al bullismo, per una scuola che formi cittadini responsabili e competenti.