Valditara: “Iniziamo a vietare completamente i cellulari sotto i 14 anni”

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“Iniziamo a vietare completamente i cellulari sotto i 14 anni” ha detto oggi il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, a margine della 9° edizione di #Ioleggoperché, progetto di educazione alla lettura dell’Associazione Italiana Editori.

Secondo Valditara si tratta di una “battaglia importante” perché “come è ormai noto, non favorisce la concentrazione, la capacità di memorizzazione e la creatività soprattutto nei più giovani. È il dovere di un ministro e di tutti noi”.

Nelle scuole superiori “non possono essere utilizzati se non per scopi didattici e questo già questo credo sia un passo in avanti importante – ha aggiunto -. Poi valuteremo in corso d’opera”.

Una posizione già ribadita nelle scorse settimane

Il ministro già qualche giorno fa ha ribadito la sua posizione sul tema durante il convegno “Il valore imprescindibile della lettura su carta e della scrittura a mano in corsivo”, esprimendosi a favore di una scuola priva di smartphone. Secondo il ministro, limitare l’uso dei cellulari a scuola è essenziale per garantire un ambiente educativo più sano e produttivo per gli studenti.

Inoltre Valditara ha segnalato di aver chiesto alla presidenza ungherese di portare il tema dell’uso dei cellulari a scuola al prossimo Consiglio europeo, in programma per il 25 novembre. Molti Paesi, ha sottolineato, stanno già adottando misure per ridurre l’uso degli smartphone tra gli studenti più giovani. La proposta del ministro riflette una crescente attenzione internazionale su questo tema.

Nel corso del suo intervento, Valditara ha evidenziato l’importanza del diario cartaceo nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, sostenendo che questo strumento tradizionale potrebbe aiutare a responsabilizzare gli studenti e a ridurre il ruolo dei genitori come mediatori nelle attività scolastiche quotidiane, come i compiti a casa.

Il ministro ha sottolineato i benefici del libro cartaceo, che coinvolge i sensi della vista, udito, tatto e olfatto. Ha espresso anche preoccupazione per i possibili danni che un uso eccessivo degli smartphone può causare nei giovani, in particolare sullo sviluppo delle capacità di concentrazione e memorizzazione. “Se vogliamo bene ai nostri figli, dobbiamo far sì che a scuola prendano una pausa dai cellulari” ha dichiarato Valditara.

Nel suo intervento, Valditara ha menzionato uno studio dell’UNESCO e dell’OCSE che evidenzia una riduzione delle abilità matematiche nei giovani che studiano tramite smartphone rispetto a quelli che utilizzano il libro cartaceo. Questo dato rinforza la sua posizione per limitare l’uso dei dispositivi digitali a scuola, in particolare per materie come la matematica.

Il ministro ha annunciato l’avvio di una sperimentazione nelle scuole medie e superiori per l’integrazione di assistenti virtuali a supporto della didattica. L’obiettivo è quello di fornire ai giovani strumenti digitali utili per l’apprendimento, promuovendo al contempo un uso consapevole e regolamentato della tecnologia.

No ai social agli under 15

Valditara ha espresso il suo supporto per un divieto di accesso ai social network per i minori di 15 anni, una misura pensata per contrastare fenomeni come il cyberbullismo e la violenza online.

Recentemente, Valditara ha avanzato anche due proposte volte a ridurre l’impatto dei social media sulla vita dei minori e contrastare il fenomeno del cyberbullismo. La prima misura prevedrebbe l’obbligo di presentare un documento d’identità per accedere ai social, mentre la seconda imporrebbe il divieto assoluto per i minori di 16 anni.

Secondo il ministro, l’anonimato che caratterizza molte interazioni online incoraggia comportamenti dannosi. Le piattaforme social offrono una copertura dietro cui alcuni utenti si sentono autorizzati a denigrare e insultare impunemente, spesso utilizzando profili falsi.

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