Inizio scuola, il messaggio di Valditara tra novità, riforme e l’augurio di un “cambio di passo”. E agli insegnanti: “Occorre ridare autorevolezza” [VIDEO]

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Con un videomessaggio pubblicato sul canale YouTube del Ministero, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha rivolto i suoi auguri al personale scolastico, agli studenti e alle famiglie per l’inizio dell’anno scolastico 2024/2025. Un messaggio ricco di spunti, che sottolinea le novità introdotte e l’auspicio di un “cambio di passo” per la scuola italiana.

Un anno di novità

Valditara ha illustrato le principali novità che caratterizzeranno l’anno scolastico appena iniziato. Tra queste spiccano la riforma del sistema scolastico 4+2, volta a modernizzare la formazione e a creare un ponte più solido tra scuola e lavoro, e l’entrata a pieno regime delle figure del docente tutor e del docente orientatore, per una formazione più personalizzata e consapevole.

Impegno per l’inclusione e la lotta alla dispersione scolastica

Il Ministro ha ribadito l’impegno del Governo per garantire pari opportunità a tutti gli studenti, a prescindere dal background e dalla provenienza geografica. In quest’ottica si inseriscono i corsi di italiano potenziati per gli studenti stranieri, la continuità didattica sul sostegno, la formazione specialistica per i docenti di sostegno e il potenziamento dei programmi Agenda Sud e Agenda Nord, per contrastare la dispersione scolastica nelle aree più a rischio.

Ritorno alla disciplina e centralità della Costituzione

Tra i punti cardine del discorso, Valditara ha posto l’accento sul ritorno alla disciplina e sulla centralità dell’Educazione Civica. L’approvazione delle norme sul voto di condotta, la stretta sull’uso dei cellulari in classe e la reintroduzione del diario cartaceo vanno in questa direzione, così come le nuove linee guida di Educazione Civica, per una conoscenza più approfondita della Costituzione e dei suoi valori fondanti.

Valorizzare il corpo docente e l’entusiasmo dei giovani

“Sarà un anno scolastico importante, ci sarà un cambio di passo per la scuola”, ha affermato Valditara, ponendo l’accento sulla volontà di restituire centralità alla figura del docente. In quest’ottica si inserisce lo stanziamento di 3 miliardi di euro per il rinnovo del contratto, con l’obiettivo di un aumento di 160 euro mensili per gli insegnanti.

L’augurio alla comunità scolastica

Valditara ha concluso il suo messaggio con un augurio rivolto a studenti e docenti: “A voi giovani, l’auspicio che i momenti passati in aula possano essere momenti in cui non solo vi arricchiate ma anche momenti che viviate con entusiasmo”. Un invito a vivere la scuola con passione e a cogliere tutte le opportunità che offre per la costruzione del proprio futuro.

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Il messaggio integrale

Care studentesse e cari studenti, cari docenti, dirigenti scolastici, dirigenti amministrativi, tecnici, personale ausiliario, personale della scuola a tutto tondo, voi che date le vostre migliori energie per il futuro dei nostri giovani, innanzitutto un augurio di buon anno scolastico. Un anno scolastico che inizierà nei prossimi giorni nelle varie regioni d’Italia. Ma anche un ringraziamento a voi, personale della scuola, che negli anni passati avete contribuito al successo formativo dei nostri giovani. E quindi un augurio e un ringraziamento.

Quest’anno scolastico si apre con tante novità. Innanzitutto la riforma del 4+2, la riforma in via sperimentale dei tecnici professionali, per offrire una formazione più moderna ai nostri giovani, per offrire nuove opportunità occupazionali, per mettere sempre più in collegamento la formazione, la scuola, con le esigenze del mondo del lavoro. Poi entra a pieno regime il docente tutor, il docente orientatore, che già hanno iniziato ad operare nella seconda parte dello scorso anno scolastico.

Il docente tutor [serve] per personalizzare la formazione, per valorizzare i talenti dei nostri ragazzi. Il docente orientatore [serve] per fornire quelle indicazioni utili affinché le famiglie e i giovani facciano le scelte adeguate per il proprio percorso formativo e occupazionale. E a partire da settembre [partirà] anche un grande piano di orientamento che coinvolgerà direttamente le famiglie in tutte le scuole per far sì che i genitori siano consapevoli delle opportunità che possono avere i propri giovani e quindi facciano delle scelte adeguate.

Poi ancora le nuove linee guida sull’educazione civica per far conoscere la nostra Costituzione a 360 gradi, perché la nostra Costituzione insegna valori meravigliosi: il valore innanzitutto della persona umana che sta al centro, che viene al primo posto. Ed è per questo che io parlo di scuola costituzionale, quella scuola che valorizza la persona dello studente, che valorizza la cultura del rispetto verso chiunque, verso ogni persona, che valorizza il valore della solidarietà, il valore dell’uguaglianza nel godimento dei diritti e nella soggezione ai doveri, ma che valorizza anche tanti altri principi fondamentali. Innanzitutto il valore della libertà, il principio della libertà, ma poi anche l’iniziativa economica privata, il valore del lavoro – pensate, [è] richiamato in ben due articoli, l’articolo 1 e l’articolo 4 – diritto-dovere, lo definisce il Costituente. E poi ancora l’importanza per esempio della comunità nazionale, il riconoscersi in una comunità che appartiene a tutti, che ci identifica tutti, che ha una sua storia, un suo passato meraviglioso di cui noi dobbiamo essere orgogliosi e che il Costituente ha chiamato patria. Ma dobbiamo essere orgogliosi anche dei tanti comuni, delle tante comunità locali che caratterizzano l’identità italiana, come dobbiamo anche rispettare la proprietà pubblica e la proprietà privata, i beni pubblici e i beni privati. E anche di questo, anche dell’importanza della proprietà privata si è occupato il nostro Costituente. Anche un’educazione al rispetto passa dalla centralità della responsabilità individuale, non soltanto, come si è spesso detto in passato, [dalla centralità] della responsabilità collettiva, ma innanzitutto [dalla centralità della] responsabilità individuale.

E poi proprio perché noi vogliamo integrare, proprio perché noi vogliamo includere, proprio perché pensiamo a una scuola costituzionale che esalta i talenti di tutti e non fa differenza fra le persone, ecco i corsi potenziati di italiano per gli studenti stranieri, per realizzare veramente un’inclusione efficace, per far sì che nessuno rimanga indietro. E poi la possibilità di scegliere, per la prima volta nella storia della nostra scuola, da parte dei genitori, la continuità didattica sul sostegno per i propri figli con disabilità. La formazione specialistica che partirà quest’anno scolastico per 85 mila, per oltre 85 mila docenti sul sostegno.

Un ulteriore potenziamento di Agenda Sud perché noi crediamo fermamente che l’Italia debba offrire uguali opportunità formative e quindi uguali opportunità lavorative a prescindere dalla regione in cui si abita. Agenda Sud ha iniziato a dare dei primi importanti risultati, tant’è vero che, stando alle analisi di Invalsi, abbiamo registrato un recupero degli studenti del Mezzogiorno d’Italia che hanno ridotto il gap formativo rispetto ai ragazzi che vivono in aree più fortunate del Paese. Hanno ridotto questo gap in materie fondamentali come l’italiano, come la matematica, come l’inglese.

Un ulteriore potenziamento dunque di Agenda Sud, ma anche per la prima volta Agenda Nord che, al di là del nome, si estenderà da Roma sino al Veneto, alla Lombardia, al Piemonte, perché ci siamo accorti che nelle scuole delle periferie delle grandi città del centro e del nord si sta avviando purtroppo una dispersione scolastica preoccupante. E poi il voto di condotta. Il voto di condotta [le cui norme] stanno per essere approvate in via definitiva alla Camera e che già avranno vigore dal prossimo anno scolastico.

[Si tratta di norme] per dare più rilievo al comportamento dei giovani, per trasformare le sospensioni, che erano un luogo, un’occasione di abbandono del percorso scolastico, abbandono temporaneo del percorso scolastico, in momenti di solidarietà autentica. In più scuola, perché chi sbaglia, il bullo, chi aggredisce un docente, chi colpisce un proprio compagno di scuola, ha bisogno di più scuola, ha bisogno anche di quelle attività di cittadinanza solidale che gli insegnino la vera solidarietà, il senso dell’altro. E anche questa è una riforma importante.

E poi il divieto del cellulare sino alla scuola media, sino alla terza media: è la prima volta che si introduce questo divieto. Il ritorno al diario cartaceo, perché ci sia quella immediatezza, quella responsabilizzazione, ma anche quel ritorno a un rapporto con la carta, la penna e la carta, che insegnano tanto.

I nuovi giudizi alle scuole elementari, alle scuole primarie, per una maggiore chiarezza, una maggiore trasparenza, perché i genitori, ma anche i bambini, possano comprendere subito a che punto sono arrivati nel loro percorso formativo. Le nuove norme per contrastare definitivamente, per stroncare il fenomeno dei diplomifici. E poi tante altre novità.

Un anno scolastico dunque che sarà importante, perché sarà una grande occasione per un cambiamento di passo della nostra scuola. Un anno scolastico che noi vogliamo all’insegna del ridare sempre più autorevolezza ai nostri docenti. Ecco perché abbiamo prorogato per esempio la norma in materia di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, una normativa che tra l’altro si estende anche agli studenti.

Ed ecco perché nella scorsa finanziaria abbiamo stanziato 3 miliardi per il rinnovo del contratto che mi auguro possa essere stipulato, concluso già quest’anno, per dare in media 160 euro di aumento ai docenti italiani. Insomma, ridare autorevolezza a chi si occupa del futuro dei nostri figli, ma anche dare sempre maggiore continuità didattica e migliorare sempre di più le opportunità formative dei nostri giovani. Ancora un affettuoso augurio a tutti voi e un ringraziamento per quello che fate.

E a voi giovani l’auspicio che la scuola, i momenti passati nelle aule, nei corridoi, nelle strutture scolastiche, possano essere momenti in cui non soltanto vi arricchiate, ma anche momenti che viviate con entusiasmo, perché per superare la crisi esistenziale che colpisce sempre più giovani io credo che innanzitutto un ruolo fondamentale l’abbia la scuola, ma [che un ruolo fondamentale] l’abbia anche la capacità di creare entusiasmo nei nostri giovani, voglia di futuro, voglia di realizzare le proprie abilità, i propri talenti e i propri sogni. Un caro saluto a tutti voi.

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