Valditara: “Il 70% delle supplenze è sul sostegno, occorre ridurre il precariato”. E sul ruolo del docente: “Occorre ridare prestigio e centralità”
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha inaugurato la prima edizione di Fiera Didacta Puglia presso la Fiera del Levante di Bari, sottolineando l’importanza di un modello scolastico equo e l’inversione di tendenza sulla dispersione scolastica nelle regioni meridionali.
Il Ministro ha evidenziato l’impegno del Governo nel ridurre il divario formativo tra Nord e Sud Italia, con particolare riferimento ai risultati positivi ottenuti grazie al programma Agenda Sud. “Per la prima volta, da quando sono iniziate le rilevazioni Invalsi, le regioni del Mezzogiorno hanno invertito la tendenza sulla dispersione scolastica”, ha dichiarato Valditara. Un dato significativo, che vede la dispersione scolastica scendere sotto il 10% nella maggior parte delle regioni del Sud, con un recupero delle competenze in italiano, matematica e inglese doppio rispetto alle regioni del Centro-Nord.
Valditara ha inoltre posto l’accento sull’adesione alla riforma “4+2” dell’istruzione tecnico-professionale, particolarmente alta in Puglia, Calabria e Sicilia. La riforma, secondo il Ministro, rappresenta un’opportunità fondamentale per collegare il mondo della scuola con quello delle imprese, offrendo ai giovani concrete possibilità occupazionali e rispondendo alle esigenze del mercato del lavoro. A tal proposito, Valditara ha inviato una richiesta ai Presidenti delle associazioni datoriali per conoscere le loro specifiche necessità, al fine di fornire indicazioni utili alle famiglie nella scelta del percorso formativo dei propri figli.
Inoltre, il Ministro ha ribadito il ruolo centrale dei docenti nel sistema scolastico, auspicando una “rivoluzione culturale” che restituisca autorevolezza alla figura degli insegnanti e a tutto il personale scolastico. Un impegno che, secondo Valditara, deve partire dalla società, prima ancora di affrontare la questione, pur fondamentale, degli aspetti retributivi.
“Mi piacerebbe si tornasse a scrivere ‘Maestro’ e ‘Professore’ con la maiuscola“, ha detto Valditara, sottolineando l’importanza di restituire prestigio alla professione docente. Il Ministro ha poi annunciato di aver ricevuto riscontri positivi dal Governo in merito al miglioramento del potere d’acquisto del personale scolastico, con particolare attenzione ai docenti precari, soprattutto quelli impegnati sul sostegno. “Per la prima volta si affronta il problema in modo strategico”, ha affermato Valditara, ricordando che i precari sono circa 140mila, di cui oltre 100mila operano sul sostegno.
Un altro tema cruciale è la specializzazione sul sostegno: “Le Università non sembrano interessate a questo ambito”, ha osservato il Ministro, evidenziando come circa 85mila docenti di sostegno non siano specializzati. Da qui l’importanza dei percorsi formativi Indire, volti a colmare questa lacuna e a preparare il terreno per un piano graduale di specializzazione a partire dal prossimo anno scolastico.
L’attenzione di Valditara si è poi rivolta al personale ATA, ai dirigenti e ai segretari scolastici, figure “fondamentali per realizzare politiche di inclusione”. A questo proposito, il Ministro ha criticato la “demagogia del passato” sull’inclusione degli studenti stranieri, sottolineando come oltre il 30% di essi vada incontro alla dispersione scolastica, a causa soprattutto delle difficoltà linguistiche.
Per affrontare questo problema, Valditara ha annunciato un piano di formazione per insegnanti specializzati nell’insegnamento della lingua italiana agli studenti stranieri