Valditara: “Continuità didattica, qualità della docenza e stabilità del posto di lavoro”, i sindacati: “Più coraggio nelle decisioni, doppio canale e più fondi dalla Legge di Bilancio”

WhatsApp
Telegram

Il precariato è stato al centro di un incontro tra il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara e i sindacati.

Valditara ha illustrato i dati del fenomeno, evidenziando una lieve diminuzione delle supplenze rispetto agli anni precedenti e annunciando l’avvio di un dialogo con la Commissione europea per ottenere maggiore flessibilità nelle assunzioni. L’obiettivo dichiarato è la stabilizzazione del personale, a beneficio della continuità didattica e della qualità dell’insegnamento.

I sindacati, pur apprezzando l’apertura al dialogo, hanno espresso forti preoccupazioni e avanzato diverse proposte. La Gilda, per voce di Carlo Castellana, ha denunciato ritardi e ingiustizie nelle nomine dei precari, chiedendo l’anticipo delle procedure e il potenziamento degli uffici scolastici. Cruciale, per la Gilda, anche la semplificazione dei pagamenti, il recupero del 2013 ai fini della progressione di carriera, la trasformazione dei posti in deroga in organico di diritto e un rinnovo contrattuale che valorizzi la professionalità docente.

La CISL Scuola, con Ivana Barbacci, ha insistito sulla necessità di anticipare le operazioni per l’avvio dell’anno scolastico, proponendo un sistema di reclutamento a due canali e l’assunzione degli idonei dei concorsi 2020 e 2023. Particolare attenzione è stata dedicata al personale ATA, per il quale la CISL chiede la stabilizzazione di tutti i posti vacanti.

Più critica la posizione della Flc Cgil. Gianna Fracassi ha definito “inaccettabile” l’elevato numero di precari, chiedendo interventi immediati e l’assunzione dei docenti idonei, senza bandire ulteriori concorsi.

Anche la UIL Scuola Rua, con Giuseppe D’Aprile, ha sottolineato la gravità del problema, definendo il precariato “strutturale” e criticando l’attuale sistema di assegnazione delle supplenze.

Chiede modifiche al reclutamento anche lo Snals, tramite il segretario Elvira Serafini: “Sul fronte del reclutamento occorre dar corso alla direttiva europea sul divieto di fare ricorso sistematico e continuo al lavoro precario. Per tale ragione è prioritario mantenere il sistema di reclutamento attraverso le GPS estendendolo pure ai posti comuni. I concorsi ordinari PNRR devono consentire il conseguimento dell’idoneità e dell’abilitazione”.

Infine, l’Anief, con Marcello Pacifico, ha annunciato una class action per il recupero degli stipendi persi dai precari a causa della mancata stabilizzazione, chiedendo al contempo l’introduzione di modalità di reclutamento in linea con le direttive europee.

L’incontro, dunque, ha segnato l’inizio di un confronto tra Ministero e sindacati, che si preannuncia complesso e articolato.

WhatsApp
Telegram

Corso di dizione e fonetica per docenti: “LA FORMA CHE ESALTA IL CONTENUTO. L’insegnante come attore sul palcoscenico scuola”. Livello avanzato