Valditara annuncia: “Fondi PON anche per le scuole paritarie”
“Siamo riusciti a convincere la commissione europea che i Fondi PON vengano distribuiti alle scuole paritarie. Si tratta di un passaggio significativo che concettualizza quella parità ricercata”.
Lo ha annunciato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara nel corso del suo intervento al Meeting di Rimini.
“La legge Berlinguer definisce un sistema pubblico di scuola. Però sino ad oggi non si è visto considerare le scuole paritarie. I passi che questo Governo ha fatto vanno in una direzione innovativa, non tanto per le risorse“, esordisce Valditara.
“C’è stata una autentica rivoluzione, i docenti delle scuole paritarie – ha spiegato il ministro – per abilitarsi non hanno bisogno di andare nelle scuole statali. Cioè sostanzialmente i docenti delle scuole sono equiparati in tutto e per tutto ai docenti delle scuole statali. E questa è un passaggio epocale, una svolta significativa. Voglio anche aggiungere che questo tema non banale ha consentito di far sì che per tre anni i requisiti per la susssitenza di scuola paritarie siano considerati esistenti e questo fa sì che molte scuole paritarie non debbano chiudere”.
E’ stata inoltre allargata poi alle scuole parificate la partecipazione ai bandi per investimenti. Per esempio, l’investimento didattica digitale integrata: “450 milioni di euro per le scuole paritarie non commerciali. Sarà pubblicato un avviso entro il 15 settembre, potranno partecipare anche le scuole parificate; Nuove competenze, nuovi linguaggi, 900 milioni di euro. Anche qui pubblicazione 15 settembre: potranno partecipare scuole paritarie, così come al Potenziamento Erasmus plus, fondo da 150 milioni di euro, e agli investimenti per la dispersione scolastica. L’investimento 1.2 per l’estensione del tempo pieno. Son circa 150 mln di euro che verranno distribuiti alle scuole paritarie”, ha detto il ministro.
“C’è il tema della legge di bilancio, con un work in progress che possa portare a portare una totale parità rispetto alla scuola statale“, conclude Valditara.