Vaccino Covid, dopo gli over 65 vaccinazione per i più giovani in vacanza e nelle scuole. Lo annuncia Figliuolo
“Abbiamo raggiunto le 500 mila dosi”, annuncia con soddisfazione il Generale Francesco Figliuolo, commissario straordinario all’emergenza Covid dopo il record delle 512.395 dosi, in un’intervista a la Repubblica.
Il generale poi spiega: “Non posso dire che domani riusciremo a fare un milione di vaccini, ma intanto sono sicuro che la macchina possa salire molto più su dei 500 mila. Non dobbiamo fare scorte, ma veleggiare tra l’88 e il 92% di dosi utilizzate rispetto alle consegne. In Italia c’è tutto, grazie a Speranza abbiamo accordi con i medici di famiglia. Hanno aderito 30 mila, con 10 fiale al giorno siamo a 300 mila. Poi ci sono 10 mila farmacie. E 60 mila dosi le possono fare i dentisti”.
Vaccino covid per docenti e ATA, la somministrazione potrebbe riprendere fra due settimane
Quindi fissa il ruolino di marcia delle fasce d’età: “A brevissimo apriremo le prenotazioni fino a 55 anni per chi ha comorbidità legate ai codici di esenzione: malattie neurologiche, del cuore, ipertensione, trapiantati. Nel frattempo mettiamo in sicurezza gli over 65. Poi, con l’arrivo massiccio delle dosi, vogliamo dare i vaccini ai centri aziendali e aumentare la capacità di somministrazione” e una volta “coperti gli over 65, la mia idea, ancora non condivisa con chi prenderà la decisione finale, è di dire a tutti quelli che hanno più di 30 anni: andate e vaccinatevi. Poi ovviamente continueremo a immunizzare anche l’ultimo dei fragili”.
Poi aggiunge: “Stiamo seguendo quello che accade nel mondo scientifico e quello che fanno gli altri Paesi. Può diventare un modello. Io sono stato ragazzo negli anni Settanta, quando ci vaccinavano pure nelle scuole: stiamo iniziando a pensare anche a idee di questo tipo”.
Quindi, sintetizza Figliuolo, “Quando gli scienziati ci diranno che l’incidenza della malattia non è rilevante per le diverse fasce d’età, vorrei che si dicesse: chi ha più di 30 anni si presenta e si vaccina. Poi decideremo le modalità con le Regioni, anche per evitare le resse che abbiamo visto”. E guardando all’estate, il generale pensa a luoghi ad hoc dove poter vaccinare, ovvero “di utilizzare strutture presso centri montani o estivi, che potrebbero dare un appeal a quel tipo di utenti”.