Vaccino antiCovid, incontro al Ministero. Confermato lo slittamento per il personale scolastico, indicazioni sulla seconda dose. Sindacati: necessari test periodici

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Nessuna corsia preferenziale per il personale scolastico sul fronte delle vaccinazioni: restano esclusi, al momento, docenti e personale amministrativo che non hanno ancora ricevuto la prima dose

Mentre, chi ha già fatto la prima dose, farà la seconda, sempre con AstraZeneca come previsto.

Terminato da pochi minuti l’incontro tra i sindacati della scuola e il ministero dell’Istruzione per un confronto sulla situazione riguardante la gestione del piano di vaccinazione dopo la nuova ordinanza del Commissario straordinario Francesco Figliuolo e le nuove indicazioni su Astrazeneca.

Vaccino Covid, stop alla vaccinazione di docenti e Ata che non hanno ricevuto la prima dose: prima i fragili e gli over 80

All’incontro ha partecipato anche un medico designato dalla struttura del Commissario straordinario per l’emergenza epidemiologica.

Confermata, dunque, la linea ai sindacati scuola.

La linea risponde all’ultima ordinanza del commissario Francesco Paolo Figliuolo che prevede come categorie prioritarie gli over 80/70/60 e i fragili, seguendo quindi il principio dell’età.

La posizione dei sindacati della scuola

I sindacati sono stati rassicurati sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca utilizzato per vaccinare il personale scolastico e il cui uso è previsto anche per le seconde dosi, confermate a prescindere dall’età.

L’obiettivo è quello di mettere al sicuro le persone fragili e le classi di età più anziane, che sono le più vulnerabili all’infezione. Più celermente si concluderà questa fase, prima si potrà procedere a vaccinare le categorie produttive.

Da parte dei sindacati sono state ribadite le richieste di potenziare, da subito, le attività di tracciamento, con attenzione prioritaria alla scuola attraverso test periodici per tutta la popolazione scolastica, di emanare linee guida che assicurino omogeneità da parte delle ASL nell’adottare le necessarie misure di profilassi, di aggiornare il protocollo per le attività scolastiche in sicurezza ridefinendone criteri e misure alla luce delle esigenze poste dalla diffusione delle nuove varianti.

Si tratta di questioni su cui più volte le organizzazioni sindacali hanno sollecitato attenzione e interventi, ma sulle quali finora non vi sono state concrete risposte, mettendo a serio rischio l’obiettivo di un ritorno in sicurezza alle attività scolastiche in presenza. È perciò indispensabile un immediato cambio di passo, anche in vista del nuovo anno scolastico al cui regolare avvio occorre già oggi lavorare.

L’incontro è servito soprattutto ad approfondire le ragioni che hanno indotto il Governo a rivedere le priorità nella programmazione della campagna vaccinale, con le conseguenti ricadute sui modi e i tempi di somministrazione del vaccino al personale scolastico.

È stato il colonnello Elisio, con una lunga e dettagliata esposizione, a chiarire come vi sia l’assoluta necessità di completare con la massima urgenza gli interventi vaccinali sulle fasce di età più alte, maggiormente esposte a esiti letali e per le quali si pone più frequentemente l’esigenza di ricovero nelle strutture ospedaliere. Da qui l’esigenza di riordinare la sequenza degli interventi, assegnando priorità alla vaccinazione degli anziani e dei soggetti più fragili.

Sulle modalità con cui gestire i nuovi criteri stabiliti a livello centrale, tenendo conto di tutte le variabili da considerare, saranno le autorità sanitarie territoriali ad assumere le decisioni necessarie, vista la situazione estremamente diversificata che sta ad oggi connotando l’andamento delle vaccinazioni nelle diverse realtà.

Pertanto fino a quando non sarà terminata la vaccinazione di tutta la popolazione della fascia 60-69 anni, delle persone fragili e del personale socio sanitario impegnato in prima linea non ci saranno priorità per le altre categorie produttive (forze dell’ordine, personale scolastico, ecc).

Confermata, come già esplicitamente riportato dall’ordinanza del Commissario, la possibilità di ricevere la vaccinazione di richiamo, non escludendo completamente la possibilità di utilizzo di altri vaccini, nei tempi e nei modi già stabiliti, per chi ha avuto la prima inoculazione.

Il Capo di Gabinetto ha annunciato la costituzione di un osservatorio permanente con la presenza delle organizzazioni sindacali, impegnandosi a fornire a tal fine il massimo supporto anche in termini di documentazione e di rilevazione costante e continua di dati. Dall’Amministrazione ribadito inoltre l’impegno di assicurare anche per il prossimo anno scolastico le risorse aggiuntive di organico legate all’emergenza Covid 19.

I numeri della vaccinazione del personale scolastico

Le dosi sono state somministrate ad oltre un milione di unità di personale scolastico. La prima dose è stata somministrata al 72,13%, mentre entrambe le dosi, invece, lo 0,95%. In attesa della prima dose rimangono oltre 400mila unità, pari al 27%.

Vaccino covid, oltre un milione di dosi somministrate al personale scolastico. I dati regione per regione. IN AGGIORNAMENTO

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