Vaccino covid-19 anche per i non residenti, Toccafondi (Itali Viva): “Indispensabile per tenere le scuole aperte”
Dopo le Regioni, anche il parlamentare di Italia Viva Toccafondi ritiene fondamentale la possibilità per i docenti precari di poter effettuare il vaccino anche se non residenti nella regione in cui prestano servizio.
“La vaccinazione del personale scolastico è un passo importante. Si tratta di un gradino fondamentale per riaprire le scuole e tenerle aperte. E’ però indispensabile garantirla a tutto il personale, compresi i precari non residenti“. Lo dichiara Gabriele Toccafondi, capogruppo di Italia Viva in Commissione Cultura alla Camera.
“Giungono segnalazioni, in particolare dalla regione Lazio – continua – che denunciano una situazione inaccettabile per quel che riguarda i docenti provenienti dalle altre regioni. A questi viene negata la possibilità di vaccinarsi perché, in quanto non residenti, non hanno il proprio medico di base sul territorio. I docenti provenienti da altre regioni sono moltissimi e non tutti scelgono il medico nella regione di insegnamento proprio a causa della loro precarietà. Questorischia di penalizzarli, e insieme rallentare il piano vaccinale proprio nel momento in cui deve essere accelerato”, dice Toccafondi.
“Se il problema è la ripartizione dei vaccini tra le diverse regioni, prosegue il parlamentare, si trovi un accordo in Conferenza Stato-regioni, che preveda compensazioni nelladistribuzione sulla base delle dosi effettivamente somministrate. Il Governo dia indicazioni affinché tutti coloro che lavorano nelle scuole siano vaccinati nella regione di domiciliazione, come avviene ad esempio in Toscana. E si faccia in modo che il criterio sia il medesimo su tutto il territorio nazionale“.
“In questo modo si eviteranno effetti paradossali, ovvero che qualcuno non possa vaccinarsi né dove lavora né dove risiede, come sembra stia avvenendo in alcuni casi. Solo così potremmo aprire e mantenere aperte le nostre scuole in completa sicurezza per il personale, gli studenti e le loro famiglie“, conclude Toccafondi.