Vaccino AstraZeneca, i Nas sequestrano in tutta Italia lotto ABV5811 sospeso dalla Regione Piemonte
La procura di Biella ha aperto un procedimento penale per omicidio colposo contro ignoti e disposto il sequestro preventivo d’urgenza sul tutto il territorio nazionale del lotto ABV5811 del vaccino anti-Covid di AstraZeneca, al quale cui apparteneva la fiala somministrata a Sandro Tognatti, il docente biellese deceduto il giorno dopo la vaccinazione.
I carabinieri del Nas, su disposizione della Procura, stanno sequestrando in tutta Italia le dosi del lotto AstraZeneca che l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha sospeso ieri dopo la morte del professore di clarinetto Sandro Tognatti.
“Il provvedimento cautelare – spiega la procura – è stato attuato in quanto, sebbene allo stato non vi sia alcuna evidenza scientifica che permetta stabilire con certezza la sussistenza di fattori causali o concausali tra la somministrazione del vaccino AstraZeneca e il decesso di Sandro Tognatti, tuttavia la concomitanza temporale tra il decesso e la somministrazione del vaccino, unitamente all’assenza di patologie pregresse o concomitanti ‘gravi’, non può escludere, allo stato, la sussistenza di nesso eziologico tra i due fenomeni e la conseguente ravvisabilità del delitto ipotizzato”.
“L’accertamento della sussistenza di tale nesso eziologico – prosegue la procura – richiede necessariamente l’espletamento di un’autopsia, la quale stabilirà le cause del decesso. Gli accertamenti, tuttavia, richiedono delle tempistiche che, seppur accelerate a fronte della gravità del fenomeno, non collimano con la campagna di vaccinazione, che è tutt’ora doverosamente in atto. Occorre quindi evitare che la prosecuzione delle relative somministrazioni sull’intero territorio nazionale possa causare ulteriori conseguenze (lesive o mortali) che vanno certamente evitate finché non si raggiunge completa certezza in ordine alla non riconducibilità del decesso alla somministrazione”.
Zaia: “Duro colpo per la campagna vaccinale”
“La brutta notizia di oggi è che la Procura di Biella ha inviato i Nas e ha bloccato in via precauzionale un altro lotto di AstraZeneca, ABV5811, dopo quanto successo in Piemonte. Il blocco non riguarda solo il Veneto ma tutta l’Italia, ne ho parlato con il ministro Speranza e lui lo ha confermato. Capite che è un altro duro colpo per la campagna vaccinale. Certo, è una decisione in via precauzionale ma bisogna chiarirlo velocemente”. Così il presidente del Veneto Luca Zaia oggi nel corso del consueto punto stampa.
L’assessore alla Salute Manuela Lanzarin, da pare sua ha spiegato che “il lotto AstraZeneca bloccato era di 41.300 dosi, di queste ne sono state già utilizzate 20.952, sono state quindi bloccate 20.348 dosi. Un lotto che era distribuito in tutto le Ulss del Veneto fatta eccezione per l’Ulss 1 Dolomiti (Belluno) e l’Ulss 9 Scaligera (Verona)”.
Mentre il governatore del Veneto Luca Zaia ha assicurato che “ad oggi non si sono rilevate reazioni avverse se non quelle consuete di leggerissima entità come qualche linea di febbre temporanea”.